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Giosi Ferrandino: Resto nel PD, ma per Ischia si va avanti con liste civiche 

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Comunicato stampa del sindaco di Ischia Giosi Ferrandino | L’intesa fra Consiglieri Comunali di area centrosinistra con altri di diversa area politica, avvenuta a Ischia in vista delle prossime elezioni amministrative che si terranno in quattro comuni su sei, nasce esclusivamente con l’obbiettivo di avviare la semplificazione amministrava e gestionale del territorio, nella prospettiva finale del Comune Unico.
La crisi finanziaria che mette sempre più a rischio i bilanci delle nostre realtà comunali, a fronte del drastico taglio dei trasferimenti dallo Stato centrale e della drammatica riduzione dei servizi di competenza della Regione, a cominciare dai trasporti marittimi per finire ai lavori pubblici, rappresentano una grave minaccia per l’isola e per la sua economia turistica, trainante per l’intera Regione Campania.
A fronte di questa minacciosa emergenza, i cittadini da tempo sollecitano un ruolo più autorevole dell’Isola d’Ischia e soprattutto Amministrazioni più unite, di larga maggioranza capaci di attuare provvedimenti necessari e urgenti, anche se impopolari, sulla base di alcune scelte essenziali che possono essere condivise solo grazie ad un percorso amministrativo e gestionale comune, fra esponenti delle forze politiche maggiormente rappresentative sul territorio.
I punti dell’intesa saranno chiari ed alla luce del sole, con un programma elettorale sottoscritto in anticipo, dopo aver concluso una fase di ascolto delle associazioni di categoria, culturali e di volontariato presenti sul territorio tesa a coinvolgere l’intero tessuto sociale ed imprenditoriale dell’isola. Giudichiamo le interpretazioni negative finora fornite su questa intesa, fuorvianti perché frutto di una scarsa conoscenza delle problematiche locali.
Verrà quindi chiesto ai Partiti, per il tempo strettamente necessario, un passo indietro nella prossima tornata elettorale per favorire il percorso avviato sull’Isola d’Ischia, che rappresenterà un’esperienza esclusivamente “civica”, indispensabile per semplificare il quadro amministrativo locale, portando avanti, quindi, una grande riforma che necessita  del consenso più ampio per essere realizzata e  che serva ad  avviare una fase costituente per nuovi assetti istituzionali, più rispondenti alle esigenze del territorio e dei cittadini a fronte delle sfide che ci attendono.
La scarsa conoscenza delle problematiche locali, unitamente ad una eccessiva superficialità nei giudizi, ha portato in questi giorni a sterili ed assurde polemiche. Inutile replicare a chi paventa, in modo  fantasioso e strumentale, cambi di casacca e passaggi ad altre formazioni politiche.  Siamo e restiamo con ferma convinzione nel PD e nel centro-sinistra!

Ci preme, piuttosto, rettificare l’ingiusta ed infondata affermazione, fatta circolare maliziosamente da chi vuole intorbidire la situazione politica, secondo la quale l’affidamento nel Comune di Ischia della delega al condono edilizio al neo assessore alla edilizia privata si ponga nell’ottica di intralciare l’esecuzione degli abbattimenti decretati dalla Procura degli abusi edilizi per i quali c’è stata sentenza di condanna passata in giudicato. Nel ricordare che il Comune di Ischia  ha attuato e continuerà ad attuare una ferrea politica di repressione dei nuovi abusi edilizi, facciamo osservare che la sub-delega al condono edilizio esiste da anni ed il suo ambito di azione è riferito esclusivamente al coordinamento dell’esame delle pratiche relative ai primi due condoni nazionali (1985 e 1994).
L’Amministrazione comunale di Ischia  ribadisce, ancora una volta, di essere contraria a qualsiasi iniziativa che possa alimentare illusioni di impossibili sanatorie fra i cittadini o che possa favorire il fenomeno dell’abusivismo edilizio che, come è possibile verificare, negli ultimi anni è stato fortemente contrastato e drasticamente ridimensionato. Nel contempo continuerà a battersi, anche insieme ad altre amministrazioni della Regione Campania, affinché una norma nazionale possa intervenire per chiarire definitivamente l’applicabilità (ove possibile) del condono 2003 anche nelle nostre zone così come avvenuto per i precedenti del 1985 e 1994.

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