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I Bravi Ragazzi: “Caro Gaetano, a Casamicciola è tutto inutile” 

capricho di calise

Caro Gaetano,
essendo stati citati in un tuo articolo abbiamo sentito il dovere di dire la nostra, ma non per contestare il merito del tuo scritto – per molti versi condivisibile – né per cercare di tutelare quanto di buono stiamo provando a creare tra mille difficoltà politiche e burocratiche: sarebbe uno sterile esercizio di autocelebrazione, molto lontano dalle nostre abitudini. Riteniamo tuttavia necessario spiegare il motivo per il quale finora non ci siamo pronunciati su problemi così delicati come quello del Capricho. L’argomento ci è stato sottoposto in più di un’occasione da chi ci segue e, in privata sede, abbiamo tentato di spiegare – senza perderci nei tecnicismi – che nel contesto dei problemi giudiziari che caratterizzano l’attuale status del cespite è stata adottata dall’amministrazione una scelta precisa: attendere che si concludano le controversie per evitare successive ed eventuali complicazioni (come spiegato dal Sindaco Ferrandino in un’intervista a Teleischia di qualche settimana fa). Si tratta di una scelta apparentemente di buon senso ma che in realtà ha delle conseguenze terribili sul piano della vivibilità della piazza, sul piano occupazionale, su quello della conservazione stessa della struttura e che ci portano a non condividere la scelta attendista di Arnaldo. Al contrario di tanti altri siamo consapevoli della presenza di rischi di future ulteriori complicazioni giudiziarie in caso di comportamento uti dominus dell’ente comunale, ma riteniamo anche che sarebbe stato meglio rischiare qualcosa che assistere al lento ed inevitabile declino di un monumento casamicciolese e simbolo della bella vita nostrana.

Perché non ci siamo espressi prima e magari in modo compiuto, con tanto di istanze protocollate? Perché ormai l’amministrazione ha deciso da tempo la propria strategia, per cui qualunque atto avessimo prodotto non avrebbe portato alcun risultato e sarebbe stato fin troppo facile unirsi al coro delle critiche feroci verso l’amministrazione.

Sia chiaro che quella del Capricho non è l’unica vicenda in cui hanno inciso negativamente le scelte dell’amministrazione e su cui pare calato un preoccupante silenzio politico: basti ricordare la pessima gestione della questione vigili stagionali in cui a fronte di un possibile compromesso con i “vigilini”, ormai creditori verso il Comune per centinaia di migliaia di euro si è scelta la strada del muro contro muro in una causa già persa, per non parlare della gestione delle partecipate, dei barbari licenziamenti del personale, la completa assenza di iniziative estive (per le quali non c’è bisogno di fior di quattrini, le difficoltà economiche sono un alibi senza fondamento) e via discorrendo.

Come vedi Gaetano, si tratta di questioni che per la maggior parte devono essere affrontate, nei rispettivi ruoli, dalla maggioranza e dall’opposizione. Chi, come noi, è fuori dal consiglio comunale, se non vuole perdersi nel gioco della caccia al colpevole può solo cercare di sottoporre a chi di dovere qualcosa di sensato nei limiti dei propri mezzi e nella misura in cui ci sia la possibilità di un pur minimo riscontro. Questo ovviamente non ci precluderà, se e quando saremo chiamati a farlo, di spiegare perché riteniamo sbagliate certe scelte e in che termini avremmo agito(… o agiremmo) qualora ci fossimo trovati (… o dovessimo trovarci) al posto degli attuali amministratori di Casamicciola Terme.

I Bravi Ragazzi

P.s. la Mostra al Capricho per i 130 anni del terremoto sarebbe stata una splendida iniziativa, ma se pensiamo alle difficoltà burocratiche che abbiamo incontrato per portare un po’ di artigianato in strada vengono i brividi ad immaginare cosa sarebbe accaduto laddove si fosse organizzato un evento in un immobile conteso tra Demanio e Comune.

Risponde Gaetano Di Meglio
Sono felice di pubblicare la vostra risposta, cari Bravi Ragazzi, perché c’è qualcuno che si è reso conto del disastro in cui è precipitata Casamicciola e perché, leggendo il vostro testo, si capisce che “ci tenete” al paese. Ahinoi, viviamo un momento nero è vero, ma coltiviamo la speranza che prima o poi cambi. Lo speriamo sopratutto per Casamicciola. Non mi voglio soffermare sulle scelte di Arnaldo, soprattutto perchè non ho tempo da buttare, ma vi vorrei tranquillizzare su quanto scrivete nel vostro P.S. La proprietà del Capricho è chiara. Se volete, in privato, vi posso indicare un professionista della materia che è molto aggiornato sull’argomento specifico. Il Capricho è del Comune.

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