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I residuati bellici 

orsolino

Orsolino poeta e scrittore lacchese | Stavo ad Ischia Ponte pe’ retunni, volevo acquistarne un paio di buste da fare all’ascapece ed ho visto con questi occhi una gran baldoria, molti erano presi ad incartare il regalo che una delegazione avrebbe consegnato al Sindaco d’Ischia, per le virtù politico-militari di recente rivelate al volgo. In effetti Giosi aveva dimostrato una grande capacità di bonificatore militare con conseguente riconversione in politica dei residuati bellici messi in sicurezza. Aveva svolto una funzione di alto merito sociale disinnescando i residuati rinvenuti un po’ qua ed un po’ là così come erano disseminati sul territorio, ed aveva piegato la loro potenza di fuoco per scopi civili come un utilizzo nella vita politica ischitana. Ha messo insieme bombe d’aereo, mine, granate, proiettili, spolette ecc. e li ha riconvertiti in un’associazione denominata ‘Ischia prima di tutto’. Una sorta di ‘mazzamma’ delle paranze che può essere solo fritta. Però bisogna dire, e questo va a suo merito, che Giosi è un grande che rivitalizza i morti e fa sentire importanti quelli che non valgono nulla. E questa non è cosa di poco conto. Al vertice dell’associazione ha piazzato un pendolare della politica che, forte di autorità derivata, chissà quali sfracelli combinerà (Basentini jr. per non fare nomi). Infatti molti ischitani guardano a questa iniziativa colmi di speranze (pure Giosi che si aspetta da questa listarella tanti vutarielli)  e auspicano che laddove nulla ha potuto l’amministrazione comunale possa far qualcosa l’associazione. Tanti attendono risposte ai molti problemi e si augurano che oltre agli immancabili studi di settore, ad un po’ di carte imbrattate e a tante chiacchiere messe in giro, l’associazione scenda anche sul terreno pratico inventandosi una serie di iniziative per dare una mano alla zoppicante politica. Fanno parte di essa operatori di cooperative sociali, uomini di cultura, imprenditori, parenti ed affini del Sindaco, ex candidati alle amministrative, oddio c’è anche qualche ‘zi’ nisciuno’ ma anche quelli svolgeranno una funzione attiva facendo da zavorra. Queste sono state le riflessioni che ho potuto raccogliere, ma in me restava insoluto l’interrogativo qual è il dono che doveva essere recapitato?
Niet. Non sono riuscito a saperlo: doveva essere una sorpresa per tutti. Ed anche per voi. Alla prossima saprete.

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