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Il Mistero dei biglietti d’imbarco! Nuovi ritrovamenti all’Acquedotto. Ora c’è anche Medmar 

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Non finisce mai la storia dei tagliandini di bordo per i biglietti d’imbarco: il ritrovamento di centinaia di talloncini gettati in mare e nei luoghi più disparati sembra davvero la storia infinita.

All’occhio distratto potrebbe sembrare una cosa di poco conto, eppure le proporzioni che sta assumendo fanno presumere che non lo sia affatto. E dopo l’Alilauro anche Medmar si aggiunge alla lista delle compagnie di navigazione nell’occhio del ciclone per essere le legittime titolari dei biglietti in questione.

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Stamattina lungo via Michele Mazzella, all’altezza dell’ incrocio che va su in Via Acquedotto, sono stati rinvenuti decine di biglietti della compagnia di navigazione Medmar, sparsi lungo la via come un vero e proprio tappeto fatto di biglietti. Un mistero che s’infittisce! Pare quanto mai improbabile che compagni ed imprese di tale portata si espongano al pubblico ludibrio gettando rifiuti e carte che direttamente siano riconducibili ad esse. Potrebbe piuttosto trattarsi di una trovata goliardica di un modo come un altro per attirare l’attenzione ad opera di chi si ritrova tra le mani, raccoglie porta a rifiuto le immondizie delle varie compagnie oggetto degli incredibili “cestinamenti”. Tanto più che su per via Acquedotto trova sede in una traversa limitrofa propria la compagnia che si occupa della raccolta e del servizio rifiuti. Anche questa volta sono intervenute le Guardie Ambientali della Kronos NOE.

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