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Il Pio Monte sarà un hotel extra lusso 

piomonte

Una vera e propria task force economica ed imprenditoriale per la “presa” dell’antico ospizio di Corso Luigi Manzi. E’ cambiata una norma interna, ora non c’è più il vincolo di destinazione e sfruttamento. Il governo del Pio Monte potrebbe avocare a se l’uso dello stabile e trasformarlo in una macchina sforna soldi

Ida Trofa | C’è chi ne vorrebbe fare un Casinò, chi un hotel, chi ancora un parcheggio e chi invece auspicherebbe nel ripristino dell’antico centro riabilitativo con tanto di dipartimento e centro di ricerche universitario dedicato ai vari settori che caratterizzano l’Isola, cure mediche, terapie e termalismo, unite al turismo. Questa volta il miracolo sembra possibile, questa volta sembra che vogliano far sul serio e finalmente ci si è decisi a recuperare un patrimonio inestimabile come quello dello stabilimento di Santa Maria della Misericordia del Pio Monte a Casamicciola Terme. Grazie ai buoni rapporti tra l’ente Morale ed il sindaco Vincenzo D’Ambrosio da anni si era cominciato a  rimuovere le inestetiche impalcature, la gru, si erano ampliati i parcheggi ed usato gli spazi per ammassare il fango dell’alluvione 2009. Ora con l’impegno e qualche variante alle regole dell’ente benefico il comune sta ultimando la fase di accettazione di un progetto di riqualificazione che porterà alla realizzazione di un albergo termale extra lusso da otre duecento posti letto e del recupero delle antiche fonti e dello stabile di Piazza dei Bagni.
Sin dalla sua fondazione, oramai nella notte di tempi il Monte cercava sempre di migliorare quanto possibili, il sue ospizio. Durante il Settecento fece costruire un nuovo refettorio in cui mangiavano adesso anche i monaci, ed aumentò il personale fino a 50 persone. Ma malgrado ciò, i bagni troppo primitivi e tutta la costruzione del Seicento non potevano più tenere il passo con le pretese degli ultimi decenni del secolo, quando si rimodernavano dappertutto, in Italia come in Germania ed in Francia, le Stazioni balneari, per quanto riguarda l’igiene e le comodità, diventando i luoghi di cura sempre più anche luoghi di piacere. Era nel 1778 che sorgeva a Casamicciola un nuovo Ospizio, un vero palazzo per i poveri e, di fronte, sopra le sorgenti, uno stabilimento che era finalmente adeguato alle esigenze dei tempi.
Dopo il terremoto del 1883 che distrusse il primo edificio termale eretto nel 1694, fu aperto nei primi anni di questo secolo (1901-1904) l’attuale stazione termale del Pio Monte della Misericordia, che prende il nome dalla fondazione di beneficenza che la governa.Superficie coperta 11.900 mq. – Volume complessivo 52.000 metri cubi. – Superficie esterna 13.000 mq. Un complesso di ineguagliabile valore e bellezza sull’isola, forse ancor oggi adeguato allo spirito dei tempi: decrepiti, decadenti e a culturali che al rinnovarsi di scadenze elettorali, venti di rinnovato spirito imprenditoriale e volontà di arricchimento fomentano or l’uno or l’altro nome od Ente di Grido con tanto di mega progetti e mire di recupero economico ed architettonico. E’ così che a pochi mesi dalla e nuove elezioni amministrativi in quel di Casamicciola Terme è spuntata una nuova cordata di imprenditori privati che si è unita o si unirà per riprendersi il Pio Monte e farne una maxi industria a proprio uso e consumo…lontano dall’originario progetto di Ospizio.
«Il recupero dello stabile del  Pio Monte della Misericordia si sta avviando anche grazie all’azione della mia amministrazione e con l’accordo del Governo del Pio Monte ed oltre alle aree parcheggio a breve rilasceremo un permesso a costruire per i recupero dell’intero complesso – ha dichiarato con soddisfazione il sindaco D’Ambrosio – Il progetto è stato già approvato dalla Sovrintendenza ed ora il nostro iter è quasi ultimato».
Abbiamo chiesto al Sindaco chi sarà ad edificare per conto dell’Ente Pio Monte e il primo cittadino così ci ha risposto: «L’Ente Pio Monte sta predisponendo il recupero. Si tratta di un progetto impegnativo che impiegherà notevoli forze e mezzi. Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di un albergo termale di lusso per oltre duecento posti letto. Saranno recuperate anche le fonti di Piazza Bagni e l’originaria struttura da cui è partita l’opera dell’Ente morale. Il comune poi farà la sua parte riqualificando la passeggiata a mare davanti lo stabilimento stesso». A quanto è dato sapere gli imprenditori, in parte locali in parte no, con il favore di politici e tecnici in auge e grazie ad una norma da poco deliberata in seno all’Ente benefico potrebbe dare il la alle danze ricostruendo l’ex complesso termale.   In virtù di tale norma interna, una norma che non prevede più i vincoli di destinazione e sfruttamento, il governo Pio Monte potrebbe avocare a se l’uso dello stabile e trasformarlo in una macchina sforna soldi un maxi hotel extra lusso.  Per il momento la presa del Pio Monte è avvenuta, i progetti dello studio Pica Cammarra e Associati sono stati approvati da Sovrintendenza ed organi vari ed è quasi concluso il loro iter comunale con le richieste concernenti l’attuazione degli stessi. Dal canto suo l’Ente Morale Pio Monte sta predisponendo un bando di gara per affidare ad una nota ditta i lavori d’edificazione. Attività che, lo ricordiamo, prevedono oltre al recupero dello stabile del litorale anche l‘antica fonte di Piazza dei Bagni. L’Ente di Via dei Tribunali, desideroso di chiudere una volta e per tutte le annose questioni del contenzioso e degli accordi disattesi con il comune di Casamicciola Terme  sembra voler fare sul serio.

Tratto da Il Dispari nr 06.2012

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