l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|giovedì, aprile 28, 2016
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Impressioni sulla festa 

sottotiro

“Stavo sul corso principale di Ischia quando una processione passa davanti al bar
dove sono seduto.
Incuriosito mi accodo alla moltitudine e seguo i canti propiziatori al loro Signore
Arrivati alla Mandra il loro capo spirituale incomincia e finisce un discorso nel
quale prega il suo signore di voler essere buono con lui,con i preti e tutte le persone della  chiesa.
All’improvviso noto che tutti i fedeli si inchinano ed il capo con un aggeggio tutto d’oro in mano lo sposta in varie direzioni. Finito il giro a 360 gradi incominciano i fuochi di artificio.
Vedo centinaia di persone rimanere ferme ed incantate di fronte ai colori ed ai botti.
Ho l’impressione che si stia celebrando un rito pagano presso una tribù africana di due secoli fa.
La processione prosegue ed arrivata in prospettiva della chiesa dove giace S.Giovan Giuseppe il vescovo inizia un’altra predica pregando il suo Signore di essere benevole con il suo predecessore, con i monaci di S.Antonio e con i cardinali.
Ho l’impressione che questo vescovo si “cicero pro domo sua”
Arrivato ad Ischia Ponte noto lo sfarzo delle illuminazioni e mi chiedo se tutte quelle implorazioni al loro buon Dio non derivino da un senso di colpa.
Altrimenti perchè la necessità di evidenziare così tanto la richiesta di aiuto? Per loro”
Questo discorso mi viene fatto sul terrazzo di casa mia, mentre assisto ad altri fuochi pirotecnici, da un mio amico in visita ad Ischia.

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