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Inchiesta turismo. Di Meglio: “Low cost? Si nascondono dietro il dito…” 

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Continuiamo il nostro viaggio per sondare il polso del turismo ad Ischia. E’ il turno di Isidoro Di Meglio, direttore commerciale della DimHotels.

Rispetto alla stagione 2012, come si prospetta il panorama dell’incoming turistico dell’anno in corso sulla nostra Isola? Pensate di riuscire a far fronte agli allotments garantiti agli alberghi sotto contratto?
Noi lavoriamo solo per gli alberghi del nostro gruppo. Non abbiamo allotments da rispettare. Diciamo che possiamo passare alla seconda domanda.

Ci può dire se e quanto state soffrendo la presenza sempre più ingombrante delle OLTA?
Non soffriamo la presenza della agenzie on line, perché penso che esse siano essenziali al raggiungimento degli obiettivi stagionali in termini di presenze degli ospiti, fatturato e ricavo medio. D’altra parte esse non fanno altro che promuovere le offerte che gli alberghi stessi formulano, e che non avrebbero modo di comunicare all’esterno senza di esse.

Low cost sì, low cost no. Tutti puntano il dito contro questa pratica da parte dei grandi gruppi, salvo poi trovare offerte a basso prezzo di alberghi insospettabili, diffuse da TO o OLTA. Dov’è il problema reale?
È un falso problema, ogni azienda è autonoma nel praticare prezzi ed offerte. Sarebbe simpatico però non nascondersi dietro il ditino: c’è chi fa low cost apertamente e con profitto e chi, invece, fa finta di disdegnare questa pratica ma alla fine fa ben peggio.

A suo avviso, qual è il principale problema da risolvere nel turismo targato Ischia?
Ne sono sicuro: i trasporti marittimi sono senz’altro la palla al piede del nostro comparto, specie se ne relazioniamo i costi sia a quelli del soggiorno stesso, che a quelli praticati in altre isole minori, specialmente per quanto attiene alla qualità del servizio offerto.

Ci può indicare il primo provvedimento che adotterebbe, se potesse, a favore del nostro comparto turistico?
Credo che oggi per riprendere il flusso di richieste degli anni che vanno dal 2007 al 2011 solo la detraibilità fiscale della vacanza stessa darebbe un vero beneficio al settore turistico.

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