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Incredibile, il comune di Casamicciola ci ripensa: ritirati i 12 licenziamenti a Marina di Casamicciola 

casamicciola

Ida Trofa | Tolto di mezzo il contratto di solidarietà (gli amministratori casamicciolesi si son resi conto che normativamente non si può più rinnovare, i tempi utili son scaduti o si son fatti scadere volutamente, fatto sta che ora servirà un nuovo contratto), per risolvere l’intricato bilancio societario avevano optato per una nuova misura: licenziare dodici dipendenti. Una bella zappata sui piedi per i politici casamicciolesi proprio in tempi di campagna elettorale. Ma come al solito un si fatto sgarro non poteva tirarsi proprio ora che l’urna incombe! Così, alla fine l’escamotage si è trovato, l’intrallazzo è riuscito e ciò che dalle parole di Farina, l’amministratore unico, appariva inevitabile, proprio ieri si è evitato o almeno posticipato al dopo voto. Chi vuol intendere intenda! Capito dipendenti graziati? Ora siete i dodici soggetti a cui si è salvato l’impiego a patto che ci si decida a sedere alla corte dell’interessano politico di turno. L’uomo che ha evitato il taglio, seduto nella stanza dei bottoni con una semplice mossa, uno schiocco di dita. Si è rilevata così l’ennesima regia occulta che lo spingerà a vele spiegate verso le prossime elezioni. L’azienda per bocca del suo amministratore unico, Farina, aveva palesato l’impossibilitata a pagare, dichiarandosi obbligata a mandare in mobilità dodici unità su trentuno impiegate. Secondo Farina, infatti, non ci sarebbe stato verso di reimpiegarle e l‘unica via sarebbe dovuto essere il loro licenziamento. Insomma cose turche nella cittadina termale, dove alla guida delle partecipate comunali, senza regola e senza controllo, si fa il brutto ed il cattivo tempo a piacimento, si ricattano intere famiglie per un suffragio elettorale e si getta nel baratro dell’indigenza la comunità che deve pagare i costi di queste folli e gestioni. Quel che stride con questa scelta è il come si fa, ora a scrivere su carta intestata di nuove assunzioni stagionali, poi si scrive di licenziamenti obbligati causa bilancio ed infine con lo stesso bilancio si ritirano quegli stessi licenziamenti. Dunque è lecito chiedersi come fanno ora a rimanere in servizio le unità che fino a lunedì erano in esubero?
Si son forse proclamati dodici licenziamenti  per esubero per spingere a cambiar bandiera e voto chi, forse in periodo d’assunzioni, fu raccomandato da soggetti che ora non rientrano nei piani di rielezione a Palazzo Bellavista? Raccomandati scomodi da spingere a nuove alleanze?

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