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Ischia Calcio. Lello Carlino per il futuro dell’Ischia ha le idee chiare 

Crisano-Taglialatela-Carlino

Luigi Iannucci | Abbiamo imparato a stimarlo nei dopo partita in sala stampa. Sempre sorridente, mai polemico, disponibile con tutti. Dopo una lunga chiacchierata abbiamo avuto la conferma che Lello Carlino, oltre ad essere un grande imprenditore è anche una persona genuina e con le idee chiare. Nessun atteggiamento da uomo superiore, nessuna reticenza nel parlare e spiegare le cose. L’altro ieri il patron della Carpisa è praticamente uscito allo scoperto. Senza calcoli e senza mancare di rispetto a nessuno. Ad Ischia tirava aria pesante, dopo la batosta in terra pugliese. Poteva restare ai margini, fermarsi alla sua carica onoraria di presidente o  alla sua veste di sponsor principale della squadra. Invece ha voluto incontrare i tifosi, con i quali è stato chiaro, anche in chiave futura: “ Resto ad Ischia al di là del risultato finale, però non voglio vedere nessuna intemperanza da parte dei tifosi. Capisco la delusione, ma abbiamo scelto Ischia per il nostro progetto, insieme a 35 imprenditori amici miei, per la tranquillità del posto e per le sue potenzialità. La società deve fare la società, i tifosi i tifosi.” Molto chiaro. Ha difeso chi ha operato fin ad ora, anche se forse non ne condivide i metodi e le scelte fatte in questo campionato. Sa rispettare i ruoli ed in questo momento il suo è quello di un partner, importantissimo, ma esterno. Non vuole creare strappi, non vuole essere colui che divide, ma al contrario colui che unisce, che  mette insieme: “ Crisano ha operato bene e quasi sempre da solo. E’ riuscito a costruire dal niente una squadra che è in piena lotta per vincere il campionato. Chi l’avrebbe detto a settembre? Il calcio non è una scienza esatta. Non è detto che si debba per forza vincere pur facendo bene. Quando entreremo a giugno in società, per me, potranno rimanere tutti. Certamente non ritengo che ci debba essere un direttore generale in queste categorie. Ne tanto meno con poteri illimitati. Dovremo avere persone giuste nei posti giusti. Ognuno dovrà svolgere il proprio ruolo.”

 Ha parlato nello spogliatoio con i calciatori e lo staff tecnico. Ha promesso premi per stimolare una reazione forte, ma ha anche usato voce ferma per ottenere da tutti il massimo impegno in questo scorcio ci campionato. Ha difeso anche l’allenatore completamente nell’occhio del ciclone: “ Non capisco tutto questo risentimento nei confronti del tecnico. Mi sembra una persona decisa, dura, che sa il fatto suo. E’ vero che l’ho frequentato poco, però a me ha fatto una buona impressione. In questo momento è molto provato.” Parole dette con carisma, quasi alla ricerca ultima di stemperare i toni ed i molti veleni , assieme alle tantissime critiche dirette, dalla maggioranza dei tifosi, verso un allenatore mai amato ad Ischia. Ha voluto, poi, che una figura carismatica e di spessore come Pino Taglialatela si occupasse di ricompattare e  meglio unire lo spogliatoio. Un modo come un altro per incominciare a mettere un uomo suo di fiducia in un luogo nevralgico per una squadra di calcio. Quasi si deride quando dice candidamente: “Sono abituato con la squadra femminile ad ambienti puliti, dove tante cose non accadono. Ecco è questo il calcio che voglio, un calcio pulito in un posto magnifico come Ischia.” E a proposito di Ischia, anche qui mette in evidenza un modo di fare elegante ed intelligente, che cerca di mascherare sempre dietro un aria all’apparenza timida:” Voglio che in società ci sia una rappresentanza del posto perché un domani Carlino può andare via, ma il titolo deve restare qui. Possono dire ciò che vogliono, ma alla mia età ho ancora ben saldo l’insegnamento di mio padre che si fonda sulla parola data e la serietà.” Infine ricorda ancora il progetto: “ Ci sono 35 imprenditori di un certo livello che mi hanno dato la loro fiducia per fare cose importanti ad Ischia. Ognuno con un impegno economico sopportabile per cercare di costruire una società ed una squadra di valore. Abbiamo dei progetti come il centro commerciale che nascerà insieme al nuovo stadio. Questo non significa che vinceremo con sicurezza, ma che sicuramente cercheremo di fare le cose in un certo modo. Domenica saranno con me in tribuna diversi soci che hanno deciso di partecipare a questa nuova realtà societaria. Spero per questo che i tifosi facciano in modo di farli innamorare di questa piazza, più di quanto non lo siano già adesso. Pure se il risultato non ci arriderà, spero che il loro atteggiamento sia di assoluta correttezza, fischiando eventualmente, ma senza lasciarsi andare ad atteggiamenti poco edificanti.” Però crede che con la Sarnese, l’Ischia si rialzerà: “I calciatori sono carichi e con la Sarnese sono convinti di tornare alla vittoria. Credo che il Martina possa perdere qualche punto, da qui alla fine del campionato. Noi però non dobbiamo e possiamo sbagliare.”

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