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Ischia Calcio. L’Ischia perde, è anche sfortunata, ma non gioca come sa 

Luigi Iannucci | L’Ischia perde in casa con il Monospolis ma esce ugualmente tra gli applausi del numeroso pubblico accorso all’Enzo Mazzella per la “Giornata Gialloblù”. Dopo sei vittorie consecutive si ferma la corsa dei gialloblù, che restano comunque sul gradino più alto della classifica, pur in coabitazione con il Gladiator. I pugliesi sono la prima vera squadra organizzata che si è vista ad Ischia. Squadra disposta bene in campo, che ha giocato con il piglio giusto e con il chiaro intento di mettere in difficoltà gli uomini di mister Sasà Campilongo sin dai primi minuti. I padroni di casa non hanno sicuramente sfoggiato la loro migliore prestazione, anzi in molti sono sembrati più che sotto tono, ma hanno comunque avuto diverse palle gol, che anche per sfortuna non sono riusciti a concretizzare. Solo 5’ prima del gol partita dei biancoverdi, una clamorosa traversa su forte tiro di Elio Nigro non ha permesso all’Ischia di passare in vantaggio. Primi minuti di sostanziale equilibrio con le due formazioni che si studiavano per poter cercare lo spazio giusto per poter mettere in difficoltà l’avversario. A passare però in vantaggio è il Monospolis, che prima conquista un calcio d’angolo su azione creata da un buono spunto di Pereyra sulla sinistra, che riesce a mettere al centro un cross insidioso dove Tito è costretto alla deviazione sul fondo per evitare la conclusione di De Tommaso. Poi sul susseguente angolo è il difensore centrale Colella a sorprendere tutti in area e ad impattare la palla con troppa tranquillità e a spedirla in rete. Ci si aspetta la reazione rabbiosa dell’Ischia, che però non arriva. Gli uomini di mister Sasà Campilongo cercano di giocar palla, provano a mettere in pratica la manovra usuale, ma non riescono a trovare la giusta velocità. Dopo pochi minuti è il Monospolis che fallisce clamorosamente il raddoppio, con Pereyra che sorprende la retroguardia gialloblù, supera anche Luigi Mennella in uscita e batte a rete con la porta vuota. Provvidenziale il salvataggio, quasi sulla linea, di Peppe Mattera che mette in angolo. L’Ischia soffre, ma continua a cercare di portare palla in avanti come sa fare. Ma non si trovano gli spunti di Evangelista Cunzi, i suggerimenti per Gerardo Masini. Solo sul finire del primo tempo si registrano le azioni più pericolose, con un colpo di testa di Pasquale Rainone che termina di un soffio fuori. Con Fabio Tito, al 39’, con un tiro forte in diagonale che sorvola la traversa e poi con Masini che calcia raso terra dal limite, ma la sfera si spegne a lato. Il primo tempo finisce con una ghiotta occasione per il Monospolis. Pereyra di testa costringe ad un tuffo Mennella che deve smanacciare la sfera insidiosa. Ci si aspetta un secondo tempo arrembante e con una squadra pronta a schiacciare l’avversario. In effetti l’Ischia sfiora il gol con Masini al 17’, che esalta il portiere Giannuzzi che devia in angolo. Lo stesso fa con Perna al 23’, entrato da poco, dove anche il palo aiuto l’estremo difensore pugliese. Il tecnico ischitano dopo un quarto d’ora toglie Lorenzo Longo ed inserisce Conci, così come fa uscire Michele D’Ambrosio e fa entrare Perna. Il Monospolis da comunque l’impressione di poter controllare la gara, approfittando di tanto in tanto di alcuni errori, anche grossolani, difensivi dell’Ischia, protesa nel cercare di portare palla avanti. Alla mezz’ora entra anche Roberto Chiaria per il difensore Rainone. E proprio Chiaria ha subito un paio di occasioni per poter battere a rete. Nella prima colpisce la traversa, mentre subito dopo, in acrobazia, trova l’angolo su bel colpo di reni di Giannuzzi. L’Ischia in pratica nell’ultimo quarto si schiera in avanti con Masini, Perna e Chiaria, con in più Cunzi a giostrare alle loro spalle. A centrocampo Conci e Armeno. Finizio e Tito a cercare di spingere sulle corsie esterne. Nigro e Mattera centrali. Però molte le palle messe in area con i cross dalla trequarti, sono facile preda della difesa avversari, che cerca di perdere quanto più tempo possibile per spezzare sul nascere il ritmo della gara. Purtroppo non sono state sfruttate le corsie esterne con regolarità. Alla fine il risultato di parità sarebbe stato il risultato più giusto per quello visto in campo, ma questo non può nascondere una prestazione più che sottotono dell’Ischia. Molti i calciatori lontani parenti di quelli apprezzati fino a soli sette giorni prima. Questa volta si sono registrate alcune incertezze anche da parte di Mattera e dello stesso Mennella. L’Ischia dunque non riesce a portare a sette il numero delle vittorie consecutive, ma riesce a restare in vetta, raggiunto dal Gladiator, che in casa non va oltre il pareggio con il fanalino di coda Grottaglie. Nel frattempo vengono fuori il Bisceglie, a soli tre punti e si è rinvigorito lo stesso Monospolis, con il Foggia, che sembra aver intrapreso un cammino più lineare. Mentre il Matera, pur perdendo si mantiene ad una distanza non insormontabile. Poteva essere la gara in cui cercare di staccarsi su tutte le altre ed invece così non è stato.

 

ISCHIA ISOLAVERDE: Mennella, Finizio, Tito, Nigro, Mattera, Rainone (31’ s.t. Chiaria), Longo (16’ s.t. Conci), D’Ambrosio ( 16’ s.t. Perna), Cunzi, Armeno, Masini. All: Campilongo. A disp.: Incarnato, Picascia, Romano, Ausiello.

MONOSPOLIS: Giannuzzi, Lacricola, Cuoccio, Colella, Anglani, Amato, Strambelli, Lanzillotta, Pereyra (10’ s.t. Marini), De Tommaso (35’ s.t. Ventura), Montaldi. All.: De Luca. A disp.: Di Gennaro, Di Bari, Camporale, Piano, Vitale.

Arbitro: Mancini di Fermo

Rete: 25’ p.t. Colella (M)

Ammoniti: Nigro per l’Ischia. Giannuzzi, Lacricola e Anglani per il Monospolis

Angol: 6 a 4 per l’Ischia

Recupero: 1° tempo 2’ – 2° tempo 4’

Spettatori: 1.700 circa (Giornata Gialloblù sospesi abbonamenti e biglietti omaggio)

Note: Prima della gara è stato premiato Gianni Sasso, l’atleta disabile ischitano, detentore del nuovo record nell’ultima maratona di Amsterdam, a cui è stata consegnata una maglia personalizzata dell’Ischia Isolaverde direttamente dalle mani del presidente Lello Carlino ed una targa da Nunzio Iaccarino presidente del club dei tifosi  Y. B. L. 1983

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