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Ischia (S)global: nisciun u’ vo! 

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Molti i commenti negativi raccolti per strada e sui social network. Il Global di Vicedomini non piace alla gente di Ischia, ma solo alla casta
Non siamo noi a dire che il Global è inutile, casinista e con la puzza sotto il naso… è la gente di Ischia ad affermarlo con forza. E noi siamo d’accordo con loro.

L’Ischia Global Film & Music Fest non piace a tutti. Anzi la manifestazione del direttore artistico Pascalone Vicedomini, tanto osannata dai media nazionali e seguita anche dalla solita stampa locale, piace a pochissimi. E’ questa la verità che si evince dai commenti raccolti per strada e da quelli lasciati sui più importanti social network da addetti ai lavori, opinionisti di razza e semplice gente del popolo (vox populi, vox dei).
Affermare che il Global non è per tutti “cosa buona e giusta”, sembra quasi gridare che il “Re è nudo”. Perché invece negli ultimi anni è stata fatta passare la teoria secondo la quale la kermesse isolana di metà luglio è la migliore vetrina per l’isola d’Ischia. Niente di più falso. Almeno a giudicare dai giudizi che si sentono in giro.
Del resto siamo proprio sicuri che per risollevarci dalla crisi ci servano le foto della cellulite di Valeria Marini paparazzata a bordo piscina al Regina Isabella di Lacco Ameno e sbattuta sulle edizioni on line dei giornali italiani? O gli scatti “rubati” di Lucrezia Lante della Rovere che gioca in acqua sempre all’ombra del Fungo? O ancora le immagini di Lola Ponce che mette in mostra le sue curve evidentemente rifatte ad arte dal chirurgo estetico? Certo sempre meglio far parlare di noi, attraverso queste notizie, piuttosto che quelle di furti, incidenti stradali e abbattimenti di case abusive. Ma i turisti che cerchiamo noi, che servono alla nostra industria dell’incoming, non sono i “cacciatori di vip”, ingolositi dal gossip da quattro soldi, ma uomini e donne amanti della semplicità, della natura, delle terme e del relax, da sempre le qualità che contraddistinguono la nostra offerta turistica.

Lo ha scritto sulla sua bacheca Facebook anche Mario Goffredo: “Non sono i testimonial di maggior o minor notorietà a dare lustro alla nostra isola. Non certo una Marini che si spalma olio solare o l’attrice straniera che sorseggia un drink in spiaggia potranno mai essere una degna vetrina per la nostra terra. E’ il passaparola la vera forza turistica di un territorio. Quelle emozioni, storie, visioni e soddisfazioni che possiamo regalare ai nostri ospiti che in una catena che si automoltiplica possono conquistare i sogni di chi non ci conosce. Ischia è l’unica vera testimonial di se stessa. Ma non lo abbiamo mai capito!”.
Altra aspra critica che viene mossa al Global di Vicedomini, e non da oggi, è il disturbo alla quiete pubblica che esso porta ogni notte, con musica a tutto volume fin quasi all’alba e fuochi d’artificio, per i party esclusivi organizzati in occasione del Festival. Quando poi, invece, per i comuni mortali, le amministrazioni fissano orari precisissimi di stop alla musica, con ordinanze fatte rispettare in maniera pedissequa con tanto di Polizia sulla Riva Destra.

“Stanotte alle 02:30 un gran baccano – scrive ad esempio Laura Mattera Iaconomusica a volume altissimo, fuochi d’artificio. Impossibile dormire o semplicemente rilassarsi. Ma nel Comune d’Ischia non vige la regola che a mezzanotte musica e baccano devono cessare? Mi si dirà che queste sono manifestazioni “vip” che sostengono l’immagine dell’isola. Certo, con queste manifestazioni diamo l’immagine di un paese che non conosce regole e soprattutto non sa cos’è il rispetto”.
O ancora Marco Di Costanzo che si rivolge direttamente al primo cittadino: “Sindaco sono le 2.26 e si sente ancora la musica dell’Ischia Global, poi il sabato in riva all’1.50 fai staccare la musica per disturbo alla quiete pubblica! La prossima volta fallo nel tuo albergo se ti piace tanto questa cazzata!”.
Umberto Balestrieri risponde sempre sul social network: “Vada anche per la musica…ma…la sera prima fuochi d’artificio al Rangio Fellone alle 3 del mattino…ma chi da le autorizzazioni?”. E’ Enrico Ascione a questo punto a suggerire la soluzione: “Penso non esiste nessuna autorizzazione in merito…. Prendere il telefono ed allertare le forze dell’ordine….”.
Infine, la più grossa pecca, che gli isolani proprio non riescono a perdonare al Global, è il mancato coinvolgimento della gente comune (isolani e turisti), che puntualmente non riescono a partecipare all’evento, di fatto organizzato ad uso e consumo dei soliti (pochi) noti con l’avallo anche di Giancarlo Carriero, che per quanto ci riguarda perde diverse stelle (che delusione!).

Come dare torto a Brontolo Ischia che su Facebook scrive: “Fanno il Global soltanto per loro e qualche altro raccomandato.”?
Certo i due cinema isolani per l’intera settimana del Global proiettano film vecchi, visti e stravisti gratuiti, aperti a tutti, e qualche volta durante la proiezione Pascal Vicedomini, fa comparire la star di Hollywood di turno, per assecondare la curiosità degli ospiti non paganti delle sale cinematografiche, ma niente di più. Ed anche qui, il cambio di programma dell’ultimo minuto, è sempre dietro l’angolo, ragion per cui si rischia di ritrovarsi davanti una star al posto di un’altra, con grande delusione di tutti.
I party sono organizzati ad uso e consumo della stampa prezzolata (quando non viene buttata fuori!) e degli amici. I concerti possono essere seguiti solo da pochi fortunatissimi spettatori. Le conferenze stampa solo dagli addetti ai lavori (e su questo ultimo punto, possiamo anche capirci, ma per tutto il resto una bocciatura totale).

Gli ospiti di Pascal Vicedomini vengono letteralmente deportati, a bordo di pulmini privati, da una location all’altra del Festival, e chiusi in recinti ben sorvegliati dalla security e dai quali i “non invitati” vengono tenuti a debita distanza. Esistono solo loro, e chi se ne frega del resto del mondo!
Siamo dunque proprio sicuri che all’isola verde serva tutto questo? Cosa porta alla nostra terra un pur sfavillante tappeto rosso di mezza estate? Non sarebbe meglio investire il denaro speso a profusione per il Global, in una seria politica di rilancio della nostra immagine turistica? In una strategia di marketing tesa al rilancio della nostra industria della vacanza? O più banalmente in promozione nei paesi stranieri di riferimento? O anche solo nel rifacimento di strade e marciapiedi, o nella pulizia del paese? Domande alle quali, alla luce di quanto si dice in giro, è facile rispondere…

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