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L’Ambito N3… eppur si muove: A metà giugno, partiranno le attività socio ricreative estive per disabili e non 

ambito

Angela Buono – Stamattina l’associazione I.sole d’amore Onlus, delle famiglie e amici dei diversamente abili isolani ha protocollato due istanze rivolte all’Ambito N3, i sindaci e gli assessori alle Politiche Sociali.

La prima istanza fa riferimento all’attivazione delle attività socio ricreative estive rivolte ai bambini e adolescenti disabili e non, siccome la programmazione di tali attività è stata presentata all’Ambito N3, chiedendo nell’imminenza della chiusura dell’anno scolastico, una rapida decisione che possa dare le risposte socio assistenziali, delle quali soprattutto i diversamente abili hanno bisogno. Tutto ciò perché non si verifiche la situazione dell’estate 2010, dove nessun servizio è stato attivato in tal senso. L’associazione inoltre, è disponibile ha svolgere attività volontaria e gratuita di cooperazione e monitoraggio se questi progetti saranno attivati, e pertanto chiediamo un incontro con l’Ambito N3 finalizzato a valutare la situazione.

Ebbene, ogni tanto ci piace pubblicare una buona notizia, da fonti ufficiali e dopo la riunione del Coordinamento Istituzionale, avvenuto ieri, sappiamo che dette attività sono pronte a partire entro la metà di giugno.

Il Servizio Socio Educativo

La seconda richiesta fa riferimento alla creazione del servizio socio educativo per disabili, annunciato nel Tavolo Interistituzionale avvenuto il 14 aprile scorso, dove i sindaci isolani si erano impegnati alla creazione di detto servizio entro il 30 settembre del 2011. Come tutto tace, l’associazione ha rivolto la sua richiesta all’ambito N3, ai sindaci isolani e agli assessori. Pubblichiamo di seguito il contenuto integrale del documento protocollato stamattina al comune d’Ischia, dalla sua presidente dott.sa Rosa Maria Di Iorio:

«L’associazione I.sole d’more Onlus rileva l’assoluta mancanza di strutture socio educative pubbliche o convenzionate rivolte ai diversamente abili isolani e si fa portavoce d’intere famiglie che entro il 31 dicembre 2011 vedranno i propri figli dimessi dal servizio socio assistenziale erogato dal DHC. Lo stesso centro negli anni ha provocato momenti di tensione dovute a problemi economici. L’associazione rileva altresì che a questi soggetti, altri sen aggiungeranno nel prossimo futuro e che urge la creazione di un centro socio educativo che consenta l’integrazione sociale e il miglioramento della qualità della vita dei disabili isolani e loro famiglie. Tale situazione non può essere più procrastinata. L’Ambito in concertazione con i sindaci deve farsi carico di questa problematica così com’è stato espresso pubblicamente nel Tavolo Interistituzionale con l’Asl Na2 Area Nord, tenutosi in data 14 aprile 2011. Una sfida e un impegno doveroso che dimostreranno il grado di civiltà della nostra società».

Per questo secondo punto, purtroppo, si attendono risposte.

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