l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|lunedì, maggio 9, 2016
Sei qui: Home » HOME » La crisi di Terzigno mette in ginocchio anche l’immagine di Ischia

La crisi di Terzigno mette in ginocchio anche l’immagine di Ischia 

terz

Luigi Mattera | Consigliere comunale Pdl Ischia | Attenti! Un nuovo colpo all’immagine della città di Napoli e alla Provincia, Ischia compresa inevitabilmente, è stato sferrato dalla ricomparsa dei cumuli di spazzatura per le strade, dalle tragiche immagini di guerriglia urbana con cassonetti e camion incendiati, emblema della nuova drammatica emergenza rifiuti che si traduce in un nuovo crack del nostro turismo. Mi sembra ovvio che, non sia questo il caso di fare analisi, peraltro già ampiamente sviscerate che inequivocabilmente indicano che il cuore del problema sta nella presenza ormai soffocante dell”Antistato” che in Campania, come in Puglia, Sicilia, Calabria, trasforma le emergenze in arricchimenti enormi a qualunque costo, sulla pelle delle popolazione ormai stanche e soggiogate.

E’ il caso invece, visto che siamo campani, appartenenti a questa regione martoriata, di discutere e capire quale deve essere il nostro comportamento, ovvero quale la linea politica per uscire da questa tenaglia che prima o poi trancerà anche la nostra realtà. Credo che il primo passo debba essere quello di prendere coscienza che la nostra insularità è una risorsa che va tutelata ad ogni costo, in  maniera fortemente unitaria (ecco l’importanza del Comune Unico) senza far prevalere particolarismi rispetto alle esigenze collettive. Significa quindi chiedere con forza di essere considerati realtà strategiche soggetti a tutela e non essere fagocitate dalle grandi aree metropolitane di appartenenza. In alcune materie, si deve chiede di agire in deroga a quelle che sono le linee dettate per altre realtà urbane e regionali, insieme alle isole di Capri e Procida. Per esempio, se la Regione Campania, ha deciso che la strada dei termovalorizzatori deve essere seguita per il trattamento del RSU, procedimento che quando si incaglia provoca non pochi disagi a noi isolani, potrebbe essere data alle isole la possibilità di creare alternative (dissociatore molecolare) che con una seria e spinta raccolta differenziata, ci mettano nelle condizioni di gestire bene un servizio in maniera autonoma e senza preoccupazione di contraccolpi. Non solo. Bisogna avviare una politica dei trasporti che allarghi in altre regioni (esempio Lazio- Fiumicino) i punti di imbarco per le isole del golfo. Una capitolo speciale lo merita la depurazione. E’ urgente depurare le acque reflue, per certificare la purezza del nostro mare e delle falde termali. Anche nella sanità Ischia ha  necessità di essere sostenuta. Non solo perchè le risorse che vengono destinate alla nostra comunità sono esigue rispetto alle reali esigenze (per 60 mila abitanti, quando in media annuale si arriva a 120 mila), perché con i servizi offerti dalla sanità ischitana l’Asl di riferimento attinge notevoli risorse che vengono spalmate sull’intero territorio e non ritornano in termini di servizi o agevolazioni al territorio isolano. Questi sono priorità ineludibili rispetto alle quali si misura una classe dirigente che ha cuore le sorti del proprio paese. E’ l’occasione storicamente irripetibile per fare un salto di qualità e superare vecchi problemi che ormai non possono più essere sopportati. Senza la totale risoluzione dei problemi elencati, la politica  ha fallito il suo mandato.

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1