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La frana sulla litoranea di Casamicciola è un evento annunciato 

L’irritazione di un cronista: “È dagli anni Novanta che denuncio questa situazione”

Massimo Coppa | La frana verificatasi sulla litoranea di Casamicciola Terme non può essere definita un evento inatteso.
Tutto il costone è in apparenza pericolante, e non da oggi: da sempre.
Negli anni Novanta, quando non esistevano i siti Internet ed il “Golfo” di Domenico Di Meglio era l’unico media locale con periodicità quotidiana, ho scritto decine di articoli denunciando il dissesto idrogeologico della zona ed i pericoli ad esso connessi. Mi sono sgolato per anni nella perfetta e totale indifferenza delle istituzioni, a tutti i livelli. Ho persino ricevuto gli asfissianti sfottò di un collega giornalista che, oggi, è tra i più quotati dell’isola.
Eppure tutti avevano gli occhi per vedere che, continuamente, da quei costoni cadevano in strada e sui marciapiedi pietre, terra, vegetazione. Le frane, di dimensioni contenute, erano continue. Ma dove frana un “po’” di terra può accadere che ne frani, prima o poi, un bel po’!
Nel mio piccolissimo sono stato il primo, storicamente, a sollevare in totale solitudine il tema dei pericoli idrogeologici sull’isola d’Ischia. Forse ero troppo in anticipo… Però erano già accaduti, in passato, fenomeni rilevanti: come l’alluvione di Casamicciola nel 1910.
Il tempo, purtroppo, mi ha dato ragione oltre ogni previsione. E se io, che non sono un geologo né un tecnico, da qualche pietruzza caduta sulla Strada Statale di Casamicciola avevo intuito pericoli immani, nessuno pare abbia fatto lo stesso. Così, spensieratamente e senza che le autorità prendessero alcun tipo di iniziativa, ci siamo avviati alle tragedie di Monte Vezzi, molti anni dopo, e del nuovo alluvione di Casamicciola, col loro corollario di morti, di dolore, di choc ed anche un danno di immagine mondiale per l’isola d’Ischia.
Solo dopo queste tragedia, finalmente, è stato effettuato qualche lavoro di contenimento sulla litoranea casamicciolese. Ma insufficiente, come si vede oggi.
Non sono felice di aver avuto ragione e di aver visto lontano; anzi, sono irritato perché sono stato la classica “voce che grida nel deserto”.
Eppure, non so perché, ho come l’impressione che niente cambierà neanche stavolta. Pulita la strada, transennato qualche tratto, messa qualche rete di contenimento, magari si farà pure qualche lavoretto di maquillage. E poi ci si affiderà alla sorte. Come sempre.

www.massimocoppa.it

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