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La giornata del DISPREZZO 

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Gli organizzatori avevano iniziato la bagarre pubblicitaria sin da giovedì 28 marzo in occasione della gara con il Pomigliano. Un massiccio volantinaggio nell’antistadio ed eleganti  brochure su tutte le poltroncine e nell’intervallo ben quattro sorvoli del Mazzella di un piccolo aereo con uno striscione in coda che reclamizzava l’iniziativa.

Erano svariati giorni, nonostante le festività pasquali, che ormai l’intera isola non parlava d’altro, il passa parola stava raggiungendo un fenomeno addirittura preoccupante, si registravano arrivi da tutt’Italia ed addirittura dall’Estero.

I più scettici, come sempre, si avventuravano nel pronosticare per l’iniziativa un flop clamoroso rendendo l’attesa per il fatidico giorno quasi spasmodica. Finalmente giunse il giorno stabilito, era una splendida domenica di sole con una piacevole temperatura primaverile, l’inizio della manifestazione era fissato per le ore 11 sul piazzale del ristorante il Bracconiere di Serrara per poi proseguire fino alla radura della “Case di Pietra” nella Falanga, ma sin dalle ore 10 si registrarono i primi arrivi e moltissimi erano i giovani sui motorini in frenetica perlustrazione per  informare gli indecisi sull’effettivo numero dei presenti .

Alle ore 11,20 giunse un pulmino guidato da Peppino Di Costanzo da cui scesero nell’ordine: Celentano, Marco Bottiglieri, Maione, Emanuele Di Meglio, Dinacci, Palmieri, il Presidente Carlino scortato da Crisano e La Porta che chiuse diligentemente le portiere del bus . Un codazzo di auto e moto strombettanti fungeva da apripista ad un trenino su cui avevano trovato posto Sasà con il suo Staff e la Rosa al completo seguito da numerose moto imbandierate, chiudeva il corteo Antonio Senese con la sua mitica motoretta bianca su cui avevano trovato posto Pancrazio Arcamone, Teodoro Stilla e Tommaso Taliercio.

A poca distanza con una certa difficoltà avanzava sulla salita un camioncino bianco scoperto guidato da Gino Baldino con a fianco Luigi Fiore, nel cassone tutto ornato da rami di palme su panche improvvisate avevano trovato posto Raffaele Del Franco, Fric Froc, Paolo e Maurizio Marena ed un Sasà saltellante. Vederli era uno spettacolo nello spettacolo , tutti erano impegnatissimi  a divorare fette di un mastodontico tortano. A seguire auto, tanti motorini ed addirittura gente a piedi, la cosa però che colpiva era il numero impressionante di bandiere giallo-blù. Ve ne erano di vari dimensioni e forme e quasi tutti i presenti indossavano anche capi nei due colori.

Verso le ore 11,45 si vide arrivare un sidecar di colore viola condotto da Guidone e nel vagoncino un Gianni De Vivo debordante con casco e occhialoni da Mille Miglia. Il percorso per raggiungere la Falanga a piedi impegnò tutti gli intervenuti per una buona mezza ora, ma una volta giunti nella radura tra le prime “Case di Pietra“  fu notevole la sorpresa di trovarla già affollata da quanti l’avevano raggiunta dal versante di Forio. Vedere tra i castagni, che iniziavano a vestirsi con le prime foglie,  una marea di uomini, donne e bambini festanti e colorata di giallo e di blù era uno spettacolo da far accapponare la pelle.

Per riportare un po’ di ordine e ottenere un minimo di silenzio fu fatta salire su di un palchetto posto davanti ad una della “Case“ una valletta belloccia e grassottella con lunghi capelli neri contenuti da una bandana giallo-blù  e fasciata con un corpetto di pailette giallo ed una gonna pantalone in seta blù, appena iniziò a parlare si capì che era Cosimo splendidamente agghindato, poi prese dei fogli da una cartellina di un giallo intenso ed inizio a leggerli con una leggera emozione: Il Comitato dei Gufi vi ringrazia per la vostra massiccia partecipazione ma vuole rendervi noto del perché di questa iniziativa. Come tutti sapete, oggi è il 7 aprile ed è in programma la gara di ritorno con il Gladiator .

Constatata la vergognosa macchina del fango allestita da alcuni emittenti televisive campane squallidamente foraggiate da Società che avevano interesse ad infangare Ischia e l’Ischia in quanto inferiori tecnicamente ma maggiormente lontane anni luce da quello spirito che deve contraddistinguere ogni e qualsiasi partecipazione sportiva , pur sempre condita con del sano agonismo, ma doverosamente improntata ai canoni di una manifesta onestà intellettuale, che si è deciso di disertare il Mazzella e far vincere al gladiator del degnissimo presidente luce lazzaro (per favore tutto minuscolo) la gara odierna per l’assenza programmata ed annunciata della squadra di casa.

Tale clamorosa e senza precedenti rinuncia, di cui non vi è traccia negli annali del calcio, vuole e deve rappresentare l’estremo DISPREZZO  verso coloro i quali in tutti i modi auspicavano un fantomatico ribaltone di quella classifica che li vede oramai privi della tanta decantata imbattibilità e lontani anni luce dal posto che noi occupiamo degnamente e legittimamente. La perdita della gara ed il punto di penalizzazione non valgono quanto il totale DISPREZZO verso chi fino a domenica  24 marzo ha continuato ad offendere l’Ischia, il suo Allenatore e la sua Dirigenza.

DISPREZZO che maggiormente si amplifica data la schiacciante differenza matematica che ci separa in classifica e che configura in tutta la sua maestosità il trionfale cammino della nostra Squadra magnificamente allestita dal Presidente Carlino ed i Suoi ed a cui và il sincero GRAZIE dal Comitato dei Gufi .

Avvicinatevi ai castagni sulla destra dove troverete lo splendido Buffet della Vittoria ed il famoso vino di Pietra Martone, inoltre il Comitato dei Gufi, vi informa che ha lasciato nello spogliatoio degli ospiti del Mazzella un enorme cesto di limoni con coccarda nero-blù e numerosi termos di camomilla arricchendo il tutto con una preziosa edizione, rivestita in pergamena gialla, del Manuale dello Sportivo per colmare le macroscopiche lacune di chi è senza luce !

Si dia quindi inizio alla Domenica del DISPREZZO e sempre Forza Ischia ed ancora Grazie!

p.s. Ho molto apprezzato l’intervento televisivo del Presidente Carlino che ritengo sia foriero di un futuro ancora più esaltante.  La sua riconoscenza verso l’affetto dei Tifosi la dice lunga sul feeling che si è creato, ma mi corre l’obbligo di segnalargli un tifoso di nome Ivano (non dimenticare la o finale) che pur di vedere la sua Ischia vincere a Bisceglie , da solo, si è sobbarcato un viaggio in treno e pullman .

 

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