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La prescrizione Tecar? Passa prima dagli amici 

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Sarebbe successo al Rizzoli. Paziente extracomunitaria indirizzata in un centro privato per terapie non convenzionate

Come ti prescrivo le terapie a pagamento in una struttura privata, anche se lavoro in ospedale… Questo il succo di una vicenda che sarebbe capitata ad una dipendente alberghiera extracomunitaria, impiegata in un hotel quattro stelle di Forio.

La ragazza, dopo un piccolo incidente, si sarebbe recata al Rizzoli, facendosi visitare in ortopedia. Riscontrata la patologia, alla ragazza viene suggerito di sottoporsi ad un ciclo di venti sedute di Tecar, un apparecchio particolarmente efficace che, però, non viene utilizzato nella sanità pubblica (almeno dalle nostre parti) ma solo in strutture private. E forse proprio per questo, il medico avrebbe ben pensato di indicare alla giovane lavoratrice presso un centro privato di Ischia, che -manco a dirlo- è dotato di tale attrezzatura, per poi tornare in ospedale ed ottenere la prescrizione di una risonanza per verificarne gli effetti.

Impossibilitata a sostenere la spesa, la ragazza avrebbe fatto ricorso ad un collega fisioterapista, pronto ad aiutarla con alcuni trattamenti che nel giro di poco tempo le hanno procurato sensibili miglioramenti. Tornata in ospedale per la prescrizione della risonanza, le sarebbe stato richiesto se aveva effettuato le Tecar e, a fronte della risposta negativa, ribadito l’invito a sottoporsi a tali applicazioni. La ragazza, di conseguenza, ha continuato a sottoporsi alle terapie del collega che, dopo poco tempo, l’hanno completamente rimessa in sesto.

A tal punto, ecco il ritorno in ospedale. Fattasi furba, alla domanda: “Ha eseguito le Tecar?” la ragazza avrebbe risposto positivamente, ottenendo la prescrizione. Solo dopo averla ricevuta, con un pizzico di “napoletanità indotta”, ella si sarebbe tolta la soddisfazione di dire al medico: “Mi dispiace, non ho fatto le Tecar, ma sto bene lo stesso. Grazie e arrivederci!”

Con tutta la prudenza possibile, c’è qualcuno che vuole vederci chiaro?….

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