La Spending Review colpisce anche l’arma di Forio 

Anche l’Arma dei Carabinieri di Forio è stata chiamata a fare la sua parte nella “spending review” generale. E se l’imperativo è di mantenere inalterata la capacità operativa, e anzi se possibile aumentarla, questa volta si taglia sul serio. Il comando generale dei carabinieri conta di risparmiare 113 milioni di euro, ma potrebbero essere di più perché si stanno esaminando molte opzioni per quanto riguarda le sedi di stazioni e compagnie, abbandonando gli immobili presi in affitto negli anni e trasferendole in edifici demaniali oppure confiscati alla criminalità.In tale ottica dopo il caso della stazione di Casamicciola ancora in cerca di una nuova sede,è arrivata la richiesta di trasloco o di adeguamento del canone per la caserma dei Carabinieri di Forio. Da tempo il proprietario della storica sede di via Matteo Verde sul corso foriano ha chiesto un aumento del canone di fitto, attualmente circa 34mila € annui. Aumento che il ministero ha chiarito, con un’apposita nota di non poter sostenere, spingendo l’arma affinchè trovi nuove e diverse soluzioni per l’allocazione del presidio foriano. Un presidio posto in una posizione cruciale, posto in un punto, un comune, dove la presenza dell’arma è davvero indispensabile. Al momento nel caso non si dovesse trovare l’accordo con i proprietario dello stabile i carabinieri traslocheranno presso la stazione di Casamicciola Terme o in un altro edificio, a canone molto più ragionevole. E’ uno sforzo corale, quello che riguarda gli immobili, in cui sono stati chiamati a darsi da fare sia i generali che comandano le Legioni, sia i comandi provinciali, fino ai marescialli che comandano le stazioni perché si trovino soluzioni a costo zero o quasi. Per una volta, insomma, sotto l’urto di una crisi che davvero non ha precedenti.