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La terza gamba di Arnaldo! Rimpasti e inciuci all’ombra di Palazzo Bellavista 

CasamicciolaTerme-Municipio (1)

Parte l’attacco al governo casamicciolese. Il sindaco di Casamicciola scontenta tutti. Anche la quota rosa vacilla. Dopo la distruzione degli “idivvini” abbandona il sindaco e abbraccia Patto per Casamicciola L’obbiettivo è avere una maggiore concentrazione di potere a discapito del duo Frallicciardi Pirulli. Non  basterebbero l’NU e gli incarichi tecnici a geologi ed amici, l’obbiettivo è l’edilizia pubblica e privata.Nel mirino anche il poco duttile ed inviso Liguori.  Ipotesi sfiducia per  una nuova elezione con la quota rosa candidato sindaco di opposizione, insoddisfatti e giosiani…

Ida Trofa| Certo che Arnaldo non ne azzecca una! E’ riuscito nell’impresa di scontentare tutti, o meglio una gran parte dei suoi consiglieri di maggioranza, al punto addirittura, di innescare, la sfiducia ed il ribaltone dagli uomini e soprattutto dalle donne su cui aveva puntato, mettendo da parte i suoi. Dopo un ano passato a fare conti e stabilire in vario modo le sorti economiche del paese, forse distribuendo qua e la qualche incarico ai consiglieri più pressanti, già con la scomunica di un assessore, Castagna, alle spalle, ora ci si prepara ad una nuova fase, forse il passato di un sindaco sempre interrotto. Le parole d‘ordine in questi giorni, pare, siano infatti: “attacco alla terza gamba di Arnaldo”, la gamba dell’equilibrio, la stabilità che lo tiene saldamente al comando con soli due membri di Giunta e con il potere interamente concentrato nelle mani di pochi. Chi è la terza gamba?  Secondo rumors ed indiscrezioni trapelate la terza gamba sarebbe considerata dai franchi tiratori del governo casamicciolese, proprio la quota rosa, il sostenitore inossidabile che, addirittura, per restare alla corte di Arnaldo Ferrandino, aveva tolto le stampelle e bruciato le velleità degli ex iddivvini G.B. Castagna e Giovani Monti. Secondo i ben informati, ora la quota rosa, la terza gamba di Arnaldo, sembrerebbe aver ben pensato di bruciare o meglio di togliergli la gamba dallo sgabello, il cateto dal triangolo politico su cui si era sin’ora retto il teorema di Arnaldo Ferrandino, pur di concentrare maggiormente il potere su di se. Obbiettivo raggiungibile solo togliendo di mezzo il duo di rappresentanza e di edilizia: Frallicciardi-Pirulli a cui deve aggiungersi il responsabile UTC Liguori, improvvisamente divenuto scomodo ed inviso per alcune sue ferree posizioni. Se ciò non dovesse essere possibile, basterebbe anche ottenere la testa di Arnaldo mandandolo a casa con la sesta firma di sfiducia. Ovviamente leggendo la cosa a parti inverse è la terza gamba che cerca nuovi sgabelli, se non di essere sgabello.Ad alimentare questo ennesimo colpo di scena casamicciolese sarebbe l’accordo raggiunto tra le frange insoddisfatte di Arnaldo. Quelle frange che sin’ora si erano fatte la guerra, con tante di denunce e querele(ndr Querela Cioffi sul caso STEC). Ovvero Patto per Casamicciola e Valori e Libertà. Insoddisfazioni comuni, nemici comuni e la necessità di togliere questioni e querele di mezzo, tutto un mix che da solo, tralasciando il resto, è bastato per avviare e portare a buon punto le trattative per scuotere Arnaldo se non affondarlo. Una somma che fa un totale variegato e con obbiettivi comuni apparentemente comuni, ovvero distruggere il trio delle meraviglie il “FRA-PI-LI” tacciato di eccesso di potere e libertà d’azione, in favore di un altro gruppo di potere. A convincere la quota rosa ad abbandonare Arny per sposare l’anti arnaldismo dei dissidenti pattisti, sarebbero state, infatti, le rivelazioni sul presunto mandante delle indiscrezioni diffuse sul caso STEC, sui titoli del direttore tecnico AMCA e i coinvolgimenti con Marrazzo imprenditore. Sarebbe stato addirittura il sindaco di Ischia Giosy Ferrandino, il cui intervento e la politica non potrebbe essere trascurata dalla quota rosa, a danno di un sindaco come Arnaldo Ferrandino che invece non fa politica. Quest’ultima,la quota rosa, si soddisfatta e convinta dai suoi interlocutori avrebbe cosi confidato ai nuovi alleati di non poter tollerare la scarsa  concentrazione (in realtà la lamentela parlava di nessun potere)  del potere nelle sue mai a favore di Pirulli e Frallicciardi e molto altro ancora. La gestione dell’unica partecipata allo stato sopravvissuta, l’AMCA e la NU cittadina, forse facevano parte di un diritto prelettorale acquisito via Marrazzo, il condizionamento e la disposizione degli unici tre incarichi dell’ufficio tecnico conferiti da Arny saranno forse un premio di maggioranza! Le rivelazioni di cui non diffondiamo i particolari avrebbero spostato i sospetti e le colpe su Pirulli, divenuto così il bersaglio di tutti. Ciò al punto che Patto per Casamicciola, avrebbero strappato un “ni” sull’ipotesi di stare con la quota rosa, incassare il ritiro della querela e rientrare in giunta con l’accordo di una larga fetta di maggioranza. Ma se l’insoddisfazione di Patto per Casamicciola, di fatto fuori dalla maggioranza che conta, potrebbe apparire comprensibile per un gruppo che comunque rappresenta una fetta cospicua degli elettori di Arnaldo, l’insoddisfazione della quota rosa, Valori e Libertà, non può trovare giustificazione, se non indiziati nell’unica figura di Arnaldo che per favorire proprio la quota rosa a messo alla berlina i suoi. In tutto questo valzer di apparentamenti ed affinità elettive Arnaldo Ferrandino avrebbe tentato di correre ai ripari chiamando a se Gianfranco, su cui non ha remore umane, ma solo timori di schieramenti per stabilire che saranno Gianfranco Mattera e la dottoressa Loredana Cimmino gli assessori! Stesso meeting, stesso risultato con la dottoressa Cimmino che di fatto risponderebbe ai requisiti di quota rosa ed assessorato. A questi incontri fa seguito l’indiscrezione sulla certezza che tra pochi giorni ci sarà  l’emanazione del decreto. Sarà guerra all’edilizia? Che decreto avranno, quello con la delega al nulla?! In tutto questo giro di gambe anche l’opposizione vuole entrare ed ha da avere il suo. Secondo altri rumors, smentiti per da una parte del Patto sarebbe stato stretto un accordo con G.B.Castagna,  Silvitelli ed il resto per mandare a casa Arnaldo destabilizzandolo dall’interno, ovvero togliendogli una gamba, per candidare a sindaco la sua quota rosa, sostenuta da GB Castagna, Silvitelli e Co. Per questa tesi ci sarebbero gli scaramantici del caso che sulla scorta “Monti –Iacono”, vorrebbero che Arnaldo andasse a casa da solo senza l’alibi della sfiducia.

Non c’è due senza tre, starà ben rivivendo l’incubo del vecchio adagio il sindaco Arnaldo Ferrandino che, se dovessero dimostrarsi vere le indiscrezioni ed i rumors, avrebbe fatto, non un grosso, ma un macroscopico errore di valutazione. Oltre ogni condanna ai colpi scorretti, di fatto, escludendo due membri votatissimi dal popolo a favore di soggetti e persone originariamente aggregate da una compagine terza, forse anche a favore di amici, il più scorretto è stato Arnaldo. Quell’Arnaldo ora ripagato con la stessa moneta e che come Cesare potrebbe essere ferito a morte. Chi è causa del suo mal pianga se stesso i suoi prediletti, i preferite, scegliete voi, ora pretendono di più  e l’hanno tradito alla prima occasione per accasarsi con il miglior offerente.

L’appuntamento alla trasposizione definitiva dei nuovi equilibri e i tentativi di deposizione è per questo weekend.

 

 

 

 

 

 

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