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Lacco. Il porto ancora in mano a privati “abusivi” 

PORTOLACCO

Ciro Calise ed Agostino Polito, continuano il loro pressing su Giuseppe Perrella e Gennaro Amato che, in barba ad ogni regola di trasparenza e pubblicità, stanno gestendo il porto di Lacco Ameno. Ieri mattina, venerdì, con la solerzia ritrovata hanno protocollato un’ulteriore interrogazione dai toni severi indirizzata al Sindaco di Lacco Ameno, al Segretario Comunale, al Comandante dei Vigili Urbani, al Responsabile dell’Ufficio Demanio del Comune di Lacco Ameno, al magistrato Ferruccio Capaldo, sostituto procuratore della Corte del Conti di Napoli, alla Direzione Maritiima di Napoli e alla Procura della Repubblica di Napoli tramite la Stazione Carabinieri di Casamicciola Terme.

Un’interrogazione/denuncia che ripercorre tutte le tappe dell’affidamento del porto di Lacco Ameno, ora annullato in autotutela dall’ing. Ungaro, responsabile dell’Ufficio Demanio lo scorso 15 giugno, ma che, nei fatti, continua a portare vantaggi economici ed incassi alla Marina di Capitello srl di cui Giuseppe Perrella e Gennaro Amato sono i soci.

Dopo un lungo excursus di note, documenti e di richiami ad atti pubblici i due consiglieri di minoranza chiedono, per l’ennesima volta “alle s.v. in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, di sospendere ad horas l’attività di ormeggio della società Marina del Capitello s.c.ar.l, in carenza assoluta di qualsivoglia titolo procedendo, nel contempo, alla custodia delle fatture-ricevute fiscali e degli documenti amministrativi utili a quantificare e recuperare le somme dovute al Comune di Lacco Ameno. Ove mai anche in questo fine settimana, continuassero le operazioni dell’ufficio amministrativo di Marina del Capitello, procurando ancora un danno alle   casse  comunali, i sottoscritti, a difesa degli interessi della comunità di Lacco Ameno chiedono all’A.G. di verificare possibili omissioni, mancati provvedimenti interdittivi o abusi che abbiano procurato danni economici ed  amministrativi al comune di Lacco Ameno”.

I consiglieri comunali mettono in evidenza come, nonostante il responsabile dell’ufficio demanio abbia annullato in autotutela l’autorizzazione concessa a Nautica Mare e il segretario generale abbia scritto, ancorché evasivamente “sembra allo scrivente che l’autorizzazione  in questione non sia legittima, anche nella misura che non appaiono rispettati gli adempimenti di una procedura concorsuale pubblica”, nonostante lo stesso comandante dei vigili non sia intervenuto quando ha riscontrato che sui pontili operava la Marina del Capitello scarl utilizzando le attrezzature e i software del Comune senza titolo, fino ad oggi nessuno sia intervenuto a fermare l’andazzo sul porto.

Un attacco, quello di Calise e Polito che incalza e, carte alla mano, sottopone alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, ad esempio, che mentre si procede con la fornitura dei servizi il 18 giungo scorso il Responsabile dell’Ufficio Demanio diffidava Nautica Mare dal continuare le operazioni anche se “non è stato stipulato nessun contratto tra detta società e il concessionario Comune di Lacco Ameno e che non è stato mai  redatto verbale di consegna tra le parti delle aree e delle attrezzature”. Una condizione che va sempre più complicandosi se pensiamo che nel frattempo il TAR ha respinto i ricorso della Nautica Mare contro la diffida di Ungaro ed ha disposto la camera di consiglio il prossimo 25 luglio mentre il Comandante dei Vigili Urbani rilascia un permesso di circolazione e sosta al consigliere comunale e dipendente della Marina del Capitello scral William Vespoli come se fosse tutto normale.

Nel silenzio delle autorità, e in attesa di un intervento da parte di quanti hanno potere speriamo che nel week-end che stiamo per iniziare a vivere nel porto di Lacco Ameno non si faccia, un’altra volta, gli interessi di un privato “abusivo” bocciato dal TAR, dal Responsabile dell’Ufficio Demanio e dal Segretario Comunale. Possibile che la casta può tutto questo?

Ecco il pdf integrale dell’interrogazione

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