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L’Alilauro si difende dall’attacco de “La Svolta” scrivendo a Vetrella 

Dopo le corse saltate e la lettera di protesta de “La Svolta” indirizzata all’assessore Vetrella, arriva la risposta dell’Associazione Categoria Marittimi Partenopei in difesa della compagnia marittima di Salvatore Lauro.

Ecco il testo che il Capitano Aniello Di Iorio, presidente della ACMP, ha inviato all’assessore ai trasporti delle Regione Campania

Ill.mo Assessore On.le Vetrella Sergio,
con la presente, questa associazione di categoria, nata per la tutela del posto di lavoro dei marittimi partenopei dell’armamento privato, desidera riscontrare la nota inviataVi dal sig. Vincenzo Migliaccio per conto dell’associazione politico — culturale “ la svolta “ e mettere in risalto, ancora una volta, il clima di tensione che alcuni personaggi, abili nel formulare calunnie, stanno alimentando a danno dell’armamento privato e di conseguenza a danno dei dipendenti di questo settore. La Società Alilauro, per la quale ci onoriamo di essere al suo servizio da diversi anni, anche quest’anno , nonostante il periodo di crisi, durante l’ estate, ha assicurato la maggior parte dei collegamenti marittimi con mezzi veloci nel Golfo di Napoli, a tutti i passeggeri, sia residenti che non residenti sulle isole. Talvolta , come il caso del giorno 19 u.s. , i propri mezzi hanno subito lievi avarie, che però sono state risolte nell’arco di 24 ore, permettendo al mezzo veloce in avaria di riprendere il proprio servizio senza che l’ utenza ne abbia granchè risentito. Anche ieri, 19 Ottobre 2012, tralaltro il lieve disagio (annullamento di sole 2 corse) e’ stato causato da avarie occorse , quasi contemporaneamente a ben 2 unità, tra il giorno 18 u.s. ed il giorno 19 u. s. La documentazione relativa agli atti di tali avarie e’ depositata presso le Capitanerie di porto interessate e presso l’ ente di classifica, RINA, che ne ha certificato le relative riparazioni e ne ha convalidato la classe per la ripresa dei servizi nella stessa giornata di ieri 19 u. s..Ora il fatto che non sia stata effettuata la partenza delle 07,00 da Forio e che sia stata effettuata la partenza delle ore 10,00 anziché quella delle ore 09,25 e’ pur spiegabile, in quanto il mezzo in avaria era quello che doveva effettuare le 2 partenze annullate, mentre il mezzo che ha effettuato la partenza delle 10.00, regolarmente in servizio, proveniva da Napoli ( Mergellina ) avendo effettuato la partenza da tale sorgitore alle 09,10 ed e’ arrivato a Ischia alle 09,50. Il signor Migliaccio farebbe bene a considerare che quella partenza delle ore 10,00 ha permesso ai passeggeri delle ore 09,25 di partire comunque, nonostante il giustificato ritardo evitando di recriminare sul costo del biglietto, poichè in questo caso, risulterebbe puerile, datasi la situazione accertata di emergenza. Inoltre, in merito alle lievi avarie , che da sempre affliggono questo tipo di naviglio ( otturazioni idrogetti, otturazioni prese mare dei sistemi di refrigerazione motori ed impianti, rotture di tubazioni, rotture di manicotti ecc. ecc.)  bisogna considerare che esse sono dovute in gran parte all’inquinamento del nostro mare ed alle alte prestazioni per fornire l’alta velocità, che in terra ferma sono paragonabili a quelle prestazioni fornite dalle vetture della formula uno durante un gran premio. Orbene la Società Alilauro si appoggia ad un team tecnico ad alto livello professionale e qualitativo che unito alla professionalità degli equipaggi, da lungo tempo, permette alle proprie unità di essere competitive e vincenti nei confronti di tutte le concorrenze che si sono poste e si pongono sulla propria strada a partire da quella sleale che la Caremar aveva messo in atto negli ultimi tempi. E’ questo un fatto ed una sicurezza e non un opinione e per tanto alcuni personaggi che intendono demolire il nostro lavoro o infamarlo o deprezzarlo, sono invitati a leggersi in similitudine l’ articolo, pubblicato da Ettore Boffaro, sul “Venerdì di Repubblica” in data 19.10.12, che parlando del grano dice : “…….si e’ scoperto che il valore di questo prodotto negli ultimi trent’anni e’ rimasto invariato, a fronte di un incremento che invece ha investito tutti gli altri prodotti alimentari” e continua….. “e così disprezzare il grano fa’ venir meno anche la cultura del pane. Lo sprechiamo,lo buttiamo via. Perdere quel tipo di colture significa due cose : l’ abbandono finale delle campagne e l’ aumento di morti di fame.”  dunque chi ha un po’ di sale in zucca e’ pregato d’intendere!
Ill.mo Assessore, la nostra Associazione nel cogliere l’ occasione  per assicurarle la propria disponibilità a collaborare con la sua persona, qualora lo ritenesse utile, per il miglioramento dei servizi di trasporto marittimi nel Golfo di Napoli, le invia referentissimi saluti.

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