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E’ Vincenzo Di Costanzo, il 49enne stalker di Barano, l’arrestato di ieri sera al Fango. Aveva un arsenale e la maschera di Prodi… 

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Ecco che fine ha fatto la pistola del Comandante dei vigili di Barano. Avrà rubato anche lui i 1000 euro?
Si tratta di D.C.V., 49 anni, di Barano d’Ischia. La donna ricoverata al Rizzoli per lo shock e le ferite riportate

Di Costanzo

Un folle inseguimento e un arresto in flagranza di reato (anzi di reati): questi gli ingredienti di un folle episodio verificatosi mercoledì sera, intorno alle ore 21.30, in località Fango a Lacco Ameno, dove i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno inseguito, fermato e quindi condotto in caserma un uomo. Si tratta di D.C.V., classe 1963, di Barano d’Ischia, coniugato, agricoltore, incensurato ma già noto alla forze dell’ordine. Per l’uomo è scattato l’arresto in flagranza per sequestro di persona, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, ricettazione, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, atti persecutori.

Gli uomini dell’Arma erano intenti ad effettuare un normale servizio perlustrativo al Fango, impegnati in un posto di blocco di routine, quando notavano sopraggiungere un’autovettura dalla quale provenivano le urla di una donna. I Carabinieri si lanciavano quindi all’inseguimento dell’utilitaria, e riuscivano a bloccarla. Fermavano il conducente, che per nulla contento, sferrando pugni e morsi ai militari, tentava di darsi alla fuga, mentre la donna raccontava che proprio il D.C.V. poco prima, travisato in volto, l’aveva sequestrata e costretta a salire in auto minacciandola prima con un coltello e poi con una pistola.

E proprio a seguito della perquisizione dell’auto i Carabinieri ritrovavano e sequestravano: una pistola beretta (calibro 7.65) con matricola, che poi è stato verificato essere rubata dal Comando di Polizia Municipale di Barano, nel marzo del 2011; un coltello a serramanico con lama lunga 14 centimetri circa; una maschera in plastica di quelle di Carnevale, raffigurante Prodi; vari sacchetti e coltelli con lame di diversa lunghezza; una fune di 4 metri con piccolo cappio, berretti e occhiali per travisarsi; una pila da minatore.

A casa dell’arrestato inoltre e in alcuni capanni di sua proprietà, venivano rinvenuti e sequestrati: un fucile da caccia, di tipo “doppietta” con matricola abrasa, una pistola lanciarazzi senza matricola, 480 cartucce da caccia di vario calibro. Venivano poi sottoposti a sequestro preventivo anche altri 7 fucili, 1 canna e 2 pistole, anche se legittimamente detenuti.

La donna, visibilmente sotto shock, veniva accompagnata al Rizzoli per le cure mediche del caso e per la cura delle ferite riportate.

D.C.V., espletate le formalità di rito, nella mattinata di oggi è stato tradotto a Poggioreale, in attesa di convalida, così come disposto da AG informata dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Ischia.

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