Le 3 C: Carfagna, Colella e Comune unico…
Graziano Petrucci | Mentre stiamo cercando di disegnare gli scenari futuri sulla nostra isola ora che è in agenda il referendum sul Comune Unico, non si può togliere lo sguardo da ciò che accade nel resto del Paese. Nella relazione inscindibile che ci unisce alla terraferma, e passando per la Provincia, la Regione, e al resto dello stivale l’attenzione è puntata al voto di fiducia al Governo che il 14 dicembre vedrà impegnato pure l’On. De Siano.
Perciò una serie di contraccolpi forse è da tenere in considerazione. Innanzitutto ci si appresta al voto in un clima non molto sereno, anche se la parvenza è di un’attesa tipicamente inglese. Dopo tale data però, da voci non smentite dalla diretta interessata, il Ministro Mara Carfagna lascerà e il PDL perderà un pezzo. Quali i nuovi scenari all’orizzonte, specie per la politica di casa nostra e con un possibile ricambio del governo?
C’è chi dice che siano conclusi o quasi eventuali rapporti tra FLI e la Carfagna la quale, probabilmente, potrebbe diventare il punto di riferimento del movimento Finiano in Campania. Dalla “nostra” regione, è bene ricordarlo, per mezzo dei vertici pidiellini, Cosentino quale coordinatore Regionale e i Presidenti delle Province di Napoli e Salerno, sono partiti attacchi diretti al Ministro le cui conseguenze sono tuttora sotto i riflettori della pubblica opinione.
Probabilmente l’intento di traslocare in Campania nasconde un secondo fine quello cioè di isolare “quella guerra tra bande” che in maniera intestina è causa di dolori e appoggiare, così, il Presidente della Regione liberandolo dalla morsa della corrente di Cosentino. Il tutto partirebbe dalla occasione delle elezioni nel comune partenopeo con la Carfagna antagonista di Martusciello alla carica di Sindaco.
Di sicuro ci interessa la situazione su base nazionale, non foss’altro che per le risonanze in casa isolana. Infatti, la presenza del prossimo ex Ministro sul territorio campano potrebbe non andar giù ai vertici PDL e per una questione quasi personale, all’On. De Siano. Non solo per le ragioni ovvie che vedono il nostro rappresentante appoggiare Cosentino e viceversa. Ricordiamo di fatti che nel periodo di campagna elettorale per le Regionali il Ministro venne, sì, sull’isola ma per accompagnare Luigi Muro, altro elemento che passato nelle fila di FLI, a De Siano potrebbe ampliare i rischi di un’indigestione.
Tuttavia in questo quadro che ancora non ha appieno una sua capacità espressiva, s’inserisce quale coordinatore di FLI per l’isola di Ischia Gaetano Colella. Per molti un nome nella politica fatta di battaglie e lotte, mentre da altri è visto come il vecchio che avanza sotto nuova veste dopo che è rimbalzato da destra a sinistra assumendo connotazioni e ruoli sia nell’una sia nell’altra. Da una prospettiva del genere per Colella come potrebbe mettersi?
Le ripercussioni della presenza della Carfagna da un lato, corteggiata sia da FLI sia dal neonato movimento di Miccichè, e l’interesse di Fini che vuole costituire non un vecchio partito politico ma un “movimento di opinione organizzata” potrebbero aiutarlo e non poco ma similmente in modo prepotente gli chiederebbero un cambiamento allo scopo di scrollarsi di dosso quel vestito fatto d’immobilismo e d’incapacità politica che secondo alcuni ancora indossa.Come potranno conciliarsi, però, gli stimoli quasi progressisti del movimento di Fini con le posizioni tradizionaliste di Colella che, su base locale, è contrario al Comune Unico?
Un interrogativo che sarebbe il caso di porsi per avere un tassello ulteriore e cominciare a tracciare il corretto perimetro di azione per Colella stesso che non può più ragionare soltanto su base locale e foriana, ma in qualità di coordinatore isolano dovrebbe proiettare la sua azione all’isola intera e dare una nuova dimostrazione del suo ritrovato vigore politico. Prima che arrivi marzo e con questo il referendum.
* Ovviamente il titolo va letto in maniera “simpatica”…