Lello Pilato si dimette da consigliere comunale
La notizia delle dimissioni di Lello Pilato, annunciate in esclusiva da “Ivy The Cat” (la puoi leggere qui), è certamente una notizia di tutto rispetto che arriva in un momento molto particolare per il consigliere dimissionario. Qualche considerazione aspettando di sentire Lello è d’obbligo…
Da mesi la voce – sempre più insistente – raccontava che Lello sarebbe dovuto entrare in giunta al posto di Ottorino Mattera, l’assessore in quota a Fratellanza e Lavoro bersagliato dai suoi stessi “amici” di partito. Un tira e molla continuo che ci ha tenuto spesso col fiato sospeso. Un bailamme di “voci e contro voci” che si scontrano con la notizia dell’ingresso di Lello all’ex Jolly. Lello Pilato, infatti, riveste i panni del “professionista dell’accoglienza” che al meglio può traghettare l’ammiraglia della Dimhotels in questo primo anno di vita senza dimenticare che lo stesso gruppo alberghiero è espressione diretta del Presidente del Consiglio Isidoro Di Meglio. Uno dei calibri da 90 dell’amministrazione ischitana, molto in odor di candidatura a Sindaco. La certezza che la nomina di Lello Pilato al Jolly abbia anche un peso politico difficilmente mi verrà tolta.
Dimissioni dalla difficile lettura. L’entrata di Lello Pilato in Dimhotels ha favorito, in maniera evidente, la posizione di Isidoro Di Meglio. Un passaggio delicato che ha certamente fatto tremare il Sindaco Ferrandino, che per essere coerente al pensiero “un Isidoro troppo forte non fa bene mia gestione” ha schierato una “zone press” (termine di gergo cestistico in onore di Lello Pilato) proprio sul consigliere di Fratellanza e Lavoro che, per evitare questo tipo di equilibri precari, ha scelto uscire dai giochi. Ma si sa, le sostituzioni nella “pallacanestro” sono sempre temporanee… La scelta delle dimissioni per dedicarsi al lavoro non mi convince.
Queste dimissioni vanno lette come un gesto “pro” o “contro” Isidoro? Lello, uscendo dal consiglio, ha abdicato (all’ex geometra di Paolo Ferrandino che verrà fagocitato da Giosi) al potere del suo voto e della sua firma, rendendo inutile o neutro il suo appoggio al Presidente del Consiglio, che si ritrova con un “uomo” in meno, sempre che Lello abbia appoggiato Isidoro.
Che legame c’è tra i due?
A chi giovano veramente queste dimissioni?
E se Lello è andato via dalle “cannucce” per non rompere del tutto col Sindaco?
Sono domande legittime che ci poniamo e che troveranno risposta solo nel tempo…
New entry al vetriolo. Le porte del Consiglio Comunale si aprono per Gianni Ferrandino. Una “entry” che non piacerà troppo a Luigi Boccanfuso. Infatti, tra i due esponenti di Fratellanza e Lavoro, non è corso buon sangue. I bene informati mi hanno rammentato, con tempestività, che tra Luigi e Gianni già ci sono stati diversi litigi. I motivi? Sembra che Ferrandino non abbia voluto rivestire i panni del “servo sciocco”. Buono. Gianni, già mi piaci!
Dopo sei mesi siamo nuovamente in crisi politica. All’alba del famoso “decreto 21”, che è in scadenza tra poche settimane, ci ritroviamo con la “crisi sotto l’albero”. Quest’estate, infatti, per mitigare il rischio Di Meglio-Pinto-Ferrandino, Giosi fu costretto a mescolare le carte in tavola. Oggi, forse, siamo allo stesso punto. Bernardo che scalcia come un puledro che non è mai stato sellato fa il paio ad un’evidente ascesa di Isidoro Di Meglio. Un tandem di fattori che minano, sicuramente, alla stabilità dell’ex sindaco di Casamicciola.