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Lo stato dei servizi sull’isola d’Ischia… Non bastano più le “letterine di Babbo Natale” 

Nicola Manna – Segretario Associazione IL VOLO – Si discute da anni sullo stato dei servizi che offre l’isola d’Ischia alla popolazione residente e hai turisti che ci degnano ancora della loro presenza. Tralascio l’atavico problema dei rifiuti, da me più volte denunciato, e pongo all’attenzione dei lettori, dei cittadini isolani e degli amministratori, la spinosa questione dei trasporti marittimi e della sanità isolana, che oggi, sembra non essere nel novero delle cose da risolvere. Il momento difficile della compagnia Caremar, e le continue pressioni dei privati, hanno prodotto negli ultimi tempi aumenti delle tariffe sui biglietti, siano essi per i residenti delle isole che per i turisti. Non è accettabile per un residente andare in terra ferma e tornare, e pagare una cifra che si aggira intorno ai 12 euro, centesimo più, centesimo meno. Speravo che in virtù della presenza isolana in regione Campania, oltretutto con la presidenza della quarta commissione sui trasporti, almeno questa problematica fosse risolta. Fa benissimo l’assessore Pinto di Ischia a protestare sull’aumento dei biglietti; dispiace però vedere che alcuni amministratori isolani siano affetti da una miopia, da una ignavia, che certo non fa gli interessi della popolazione. Non bastano più le “letterine di Babbo Natale” e le blande ed improduttive sollecitazioni a far risolvere il problema. Ischia deve far pesare il suo valore, la ricchezza in termini di PIL, Prodotto interno lordo. Lo stesso deve valere per la drammatica situazione della sanità isolana, con l’ospedale Anna Rizzoli, ancora in uno stato di incertezza e di abbandono da parte delle istituzioni. Abbiamo ereditato una grande fortuna dal com. Angelo Rizzoli, che nel tempo i vari amministratori dell’isola hanno gettato alle ortiche. Una struttura ospedaliera, quella del Rizzoli, che poteva essere un fiore all’occhiello per la nostra isola, meta di turisti, che anche in tempo di crisi economica, non sono pochi. Non posso esimermi dal sottolineare anche la cattiva gestione del servizio idrico,che senza dubbio si riverbera sui cittadini isolani in termini di costi e di fruizione di acqua. Sembrano essere lontani i tempi, quasi da leggenda, dei personaggi che hanno fatto la storia del Cafi. Un esempio era Giuseppe Impagliazzo (Pepp e Pumpett), sempre a disposizione della comunità foriana e isolana. I problemi vanno affrontati con senso di responsabilità, perché se ci si candida a guidare un paese, si devono guardare le reali esigenze della popolazione.

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