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Lutto al braccio: la protesta dei Caia’s boy 

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Il Presidente della Commissione Giustizia giunge ad Ischia per un convegno al Continental (Domé, dove sei? è vero c’era anche quel PM lì, ormai la prescrizione è vicina…) e una folta rappresentanza di avvocati ischitano (tra i quali Vincenzo Acunto, Vito Iacono, Francesco Cellammare, Gino Di Meglio, Tina Iacono e Vincezo Aperto ed altri) partono in corteo, insieme al loro Presidente Gianpaolo Buono e al Presidente dell’Ordine Provinciale Caia, e dal Tribunale di Ischia raggiungono la sala congressi impugnando i tesserini professionali e con il lutto al braccio.

Un gesto clamoroso, compiuto in essere peraltro dinanzi alle telecamere di Sky, che di certo non passerà inosservato, ma rispetto al quale non ce la sentiamo di garantire effetti positivi, viste le orecchie da mercante del governo centrale, impegnatissimo da Monti in poi ad adempiere alla spending review. Un’iniziativa che dimostra quanto la classe forense ischitana non sia disposta a demordere sulla questione annullamento sede distaccata, ma che continua sempre più quale semplice battaglia di corporazione di cui la gente comune, troppo impegnata a combattere con la propria quotidianità (e perché no, il proprio egoismo tutto isolano), non se ne frega un tubo.
Come dire, “gli avvocati ischitani posero!”

“Il silenzio assordante – ci ha detto il segretario dell’Assoforense, Cellammaredei miei colleghi, il lutto al braccio, il tricolore listato a lutto con la nostra bandiera, la marcia funebre, il raccoglimento al cospetto dei nostri Presidenti Gianpaolo Buono e Francesco Caia, ed infine l’abbandono della sala al termine dei loro rispettivi interventi rendono bene l’immagine di una Avvocatura ormai stanca e delusa ma coesa e pronta a scontrarsi con dignità fino all’ultimo atto con il muro di gomma di chi governa il Paese ed impone le riforme dall’alto senza la minima cognizione delle reali esigenze dei cittadini e dei problemi locali.”
Non ci piegheremo mai alla prepotenza dei riformatori!! Speriamo in uomini lungimiranti – continua il giovane e combattivo avvocato ischitano - e dotati di buon senso come il Presidente Nitto Palma ed il Sottosegretario Ferri e non condividiamo assolutamente le dichiarazioni di chi paragona l’isola d’Ischia ad altre realtà sia pur difficili da gestire sulla terraferma. Non ci piegheremo mai alla prepotenza dei riformatori!! La riforma della Geografia Giudiziaria sarà una riforma valida ed epocale se concordata con gli addetti ai lavori ed attuata con un minimo di logica e nel rispetto dei criteri di specificità territoriale tracciati dalla Legge delega. E’ per questo che, nel rivendicare a chiare lettere, la indispensabilità del nostro Presidio Giudiziario, chiediamo al Ministro, al Capo dello Stato, al Governo ed al Parlamento, di valutare con attenzione e cognizione di causa gli effetti catastrofici dell’attuazione della riforma   ad Ischia, terza isola d’Italia per densità demografica (con una popolazione fluttuante di ben 500.000 abitanti in media – circa 4.500.000 di turisti soggiornanti annualmente sull’isola). Noi non molliamo!!”

 

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