Maronti: nessun finanziamento per il rischio idrogeologico 

Gli interventi giudicati finanziabili dal comitato interministeriale per la programmazione economica, che a gennaio aveva deliberato un investimento di oltre 700 milioni per tutelare le regioni del Mezzogiorno, si sono ridotti a solo poco meno di 80 milioni. Per la Regione Campania che aveva presentato 57 progetti che costavano 204 milioni di euro, ci saranno soltanto quasi 20 milioni.

L’elenco dei progetti senza copertura finanziaria è nutrito. Vi rientrano, tanto per citare gli esempi degli interventi più costosi, il risanamento idrogeologico del centro storico di Auletta in provincia di Salerno (9 milioni e 668 mila euro), la stabilizzazione del costone roccioso che insiste sul centro abitato di Furore sempre nel salernitano (5,4 milioni), la sistemazione idrogeologica dei torrenti del Monte Faito che incombono sulla Penisola Sorrentina (10 milioni), il contributo straordinario in favore del Comune di Sant’Arcangelo Trimonte in provincia di Benevento (10 milioni). L’elenco appena diffuso dal Cipe indica come immediatamente finanziabili, in Campania, 7 progetti sui 57 ammessi a contributo qualche mese fa: versante del monte S. Angelo a Palomba nel territorio del Comune di San Felice a Cancello (1,2 milioni), valloni Staglio e S. Egidio nello stesso territorio (1 milione), riqualificazione del litorale dei Maronti a Barano d’Ischia (1,2 milioni), interventi su valloni e torrenti a tutela dei centri abitati del complesso del Partenio ad Avellino (3 milioni), realizzazione di un impianto per lo stoccaggio e il trattamento dei sedimenti del fiume Sarno (2,2 milioni), i dissesti in località Tavolara a Bracigliano nel salernitano (9,8 milioni), la sistemazione del vallone Campinola a Tramonti in Costiera Amalfitana (1,2 milioni).