Martos – Ischia: adda passà a nuttata! 

Mentre alcuni organi di informazione si attardano a smentire o a rimarcare la storia circa la richiesta degli oramai famosi 170.ooo,00, richiesti dall’Ischia per cedere la società alla Martos, la realtà parla che un altro giorno è passato senza nessuna novità. I tifosi sembrano ormai essersi assuefatti a tale andamento…lento. Sabato pure arriva. Domani infatti dovrebbe (il condizionale mai come in questa circostanza è d’obbligo visto l’sms del sindaco a Marena che non tralascia qualche dubbio) sbarcare ad Ischia l’avv. Martorano. Il Sindaco pare sia  fiducioso nel concludere la trattativa. Certo ai più non sembra vero che per acquisire un’associazione sportiva dilettantistica a zero euro, ci si sia protratti in una estenuante trattativa. Probabilmente per rilevare una società di serie A ci sarebbe voluto molto meno. Sempre se poi domani si conclude qualcosa. Dopo aver fatto anche noi un pò di pubblicità alla Martos, passiamo ad altro. In molti (organi di informazioni) hanno trascurato il netto stop registrato da parte di De Vivo e del suo corposo gruppo (almeno così abbiamo letto più volte sulla stampa). Ieri si è appreso dalla viva voce del presidente Marena, che il noto imprenditore finanziario della Prestitempo poteva garantire solo un suo personale contributo. Ed il gruppo vin qui sbandierato che era pronto a sedersi ad un tavolo (di ristorante?) per far parte di un progetto? Che avanzava anche richieste e veti su presenze in società? O che chiamava, tramite qualche suo componente, un calciatore isolano come Peppe Mattera formulandogli proposte di ingaggio? La gente che ama i colori gialloblu continua a non capirci niente. Forse anche in questo caso siamo solo dinanzi a della pubblicità gratis? Tante sono le domande che si pongono gli appassionati. In giro, come detto in precedenza, c’è tanta delusione e pessimismo. Molti si stanno convincendo che la morte dell’Ischia sia dietro l’angolo. Si perchè non sono pochi che sperano, come ultima speranzella, che la Martos rilevi l’Ischia, convinti però amaramente, che forse sarà la tomba dei colori gialloblu.