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Michele Pesce: “Olmitello, attentato all’ambiente” 

Michele Pesce | E’ noto che le fogne della Frazione di Buonopane recapitano in una vasca a tenuta, da cui le acque reflue, senza alcuna depurazione o trattamento, attraverso una tubazione si immettono nella “cava del Ponte”, come del testo testimonia l’olezzo che si avverte nel parcheggio a servizio della Fonte di Nitrodi, e dopo poche centinaia di metri le stesse acque incrociano il “torrente Nitrodi”, alimentato dalla omonima “Fonte”; così, poi, i due corsi d’acqua raggiungono l’alveo di Olmitello attraverso
cui scorrono per immettersi nella baia dei Maronti.

In modo assolutamente singolare il comune di Barano d’Ischia ha autorizzato, con delibera di Giunta n. 26/12, il consorzio dei ristoratori dei Maronti in persona del loro rappresentante ad incanalare le acque della fonte di Nitrodi in una condotta, che in parte è stata posata lo scorso anno lungo il costone della cava circostante, e la restante parte è stata posata, nei giorni scorsi, lungo
l’alveo di Olmitello per poi raggiungere il litorale dei Maronti

La spesa per la posa della condotta è partecipata per il 50% dal comune di Barano d’Ischia, per cui i relativi lavori sono riconducibili ad un appalto pubblico con tutte le conseguenze che ne derivano.

E’ altrettanto noto che il torrente Nitrodi è un corso d’acqua pubblica, alimentato dalla Fonte omonima, la cui concessione di sfruttamento è nella titolarità del comune di Barano. Quindi con la delibera n. 26/12 il comune, in carenza assoluta di potere, ha autorizzato” il Consorzio dei Maronti nella persona del suo presidente ad incanalare in apposita tubatura le acque che scorgano dalla Sorgente di Nitrodi dal tratto che va dallo stabilimento di Olmitello fino alla foce, dando mandato all’ufficio tecnico per il compimento degli atti propedeutici al presente dispositivo”.
In tal modo per evitare che le acque fognarie provenienti dalla cava del Ponte di Buonopane si immettano nel torrente Nitrodi, che scorre lungo l’alveo di Olmitello, il comune di Barano ha autorizzato un soggetto privato ad incanalare le acque pubbliche in una condotta, attraverso la deviazione e la messa in secco di un tratto di corso d’acqua.
In questo modo l’amministrazione comunale sta cercando di risolvere il problema delle fogne creandone un altro di maggiori dimensioni. Difatti le acque fognarie che ruscellano da monte a valle raggiungeranno ugualmente il mare dei Maronti o attraverso l’alveo o attraverso le falde acquifere, senza considerare che con le piogge anche tutti i fanghi fognari trattenuti lungo il percorso raggiungeranno ugualmente il mare. La deviazione e la messa a secco del torrente Nitrodi incide sulla sistemazione idraulica dell’intero alveo di Nitrodi e di Olmitello, distruggerà poi l’habitat naturale che il millenario corso del torrente ha contribuito a formare.
Ma questo scempio naturalistico risolverà il problema della balneabilità del mare dei Maronti?
Non pare proprio!
Basti considerare che:

  1. non tutti i ristoranti dei Maronti sono collegati al depuratore realizzato lo scorso anno;
  2. non è stata mai controllata la quantità di acqua consumata dagli alberghi con quella scaricata. Né risulta che i pozzetti degli scarichi fognari degli alberghi siano stati controllati dal comune, competente per il controllo;
  3. Le acque degli stabilimenti piscine termali di tutto il litorale, trattate anche con antialghe e cloro vengono sversate a mare senza alcun trattamento e senza esser previamente raffreddate;
  4. Le fogne del Testaccio scorrono verso la baia dei Maronti fino ad una vasca collegata ad un pozzo artesiano in cui sprofondano;
  5. Attraverso la Cavascura e le acque provenienti dall’omonima sorgente scorrono verso il mare anche i liquami fognari che scendono da Serrara-Fontana;
  6. Nell’area delle Fumarole c’è una concentrazione di alberghi e strutture termali che non sono collegate con la condotta sottomarina di S.Angelo, per cui le acque di scarico naturalmente si riversano nel mare dei Maronti e probabilmente gli stessi fanghi fognari, considerato che alcun camion per espurghi può raggiungere la zona;
  7. La stessa condotta sottomarina di Sant’Angelo immette bella baia liquami e fanghi fognari senza alcun trattamento.

E l’amministrazione di Barano pensa di risolvere il problema dell’inquinamento della baia dei Maronti mettendo a secco il torrente di Nitrodi?
I fatti rappresentati delineano i contorni di un “disastro ambientale”.
La posa della condotta e l’incanalamento del torrente in un tubo è solo un tentativo, peraltro illecito, di sviare l’attenzione da una realtà molto più complessa, delegando uno sprovveduto soggetto privato a compiere dei reati in danno dell’ambiente.
Difatti tutto quello che farà il consorzio dei Maronti in persona del suo rappresentante non avrà alcuna copertura amministrativa in quanto il comune di Barano non è titolare di alcun potere di autorizzazione nella materia di gestione delle acque, benché di fatto abbia contribuito economicamente a sostenerne parte dei costi. La regimentazione delle acque pubbliche rientra nella competenza del Genio Civile e quindi dell’Autorità di Bacino; è inoltre necessario l’autorizzazione paesaggistica prevista dall’art. 146 del dlgs 42/04; prima della realizzazione dei lavori che sono attualmente in corso sarebbe stata necessaria sia la Valutazione di Incidenza che la Valutazione di Impatto Ambientale perché la messa a secco del torrente e dell’alveo incide su un Sito di Importanza Comunitaria e su una Zona di Protezione Speciale. Il Comune ha, poi, anche autorizzato la canalizzazione del torrente trascurando di considerare che spetta allo stesso Ente ed ai suoi funzionari il potere di controllo sulla liceità delle opere che a qualunque titolo incidono sul territorio.
Il comune di Barano d’Ischia, a cui appartengono le condotte attraverso cui sversano i liquami fognari nel mare dei Maronti, è uno dei soggetti responsabili dell’inquinamento della baia unitamente al Comune di Serrara Fontana, e sui sindaci delle due amministrazioni locali, quali autorità sanitarie, ricade anche la responsabilità dei controlli sugli scarichi e sulle fonti di inquinamento nell’ambiente e nella baia dei Maroniti e di Sant’Angelo.
In questo caso chi controlla il controllore?

PITHEKOUSSAI
( Πιθηκούσσαι )
ASSOCIAZIONE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DELLA NATURA DELL’ISOLA D’ISCHIA E DEL MARE COSTIERO

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