“Non votate il frocio”. Il comunicato di Rifondazione Comunista Ischia 

c.s. | Che sia per sessismo, che sia in ossequio ad un bigottismo religioso pigramente acquisito, questa mattina è apparsa sulle mura del Liceo Statale “Ischia” una scritta omofoba: “non votate il frocio”. Il riferimento è ad uno dei candidati alla carica di rappresentante di istituto. Tristemente conosciuto per una serie di suicidi avvenuti nel corso degli ultimi anni, il liceo torna a mostrare evidenti manifestazioni di disagio e di disorientamento giovanile. L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (LGBT), basata sul pregiudizio. L’Unione Europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. Viviamo in un paese in cui le normative, le leggi vigenti, e la mentalità diffusa sono purtroppo ancora pesantemente omofobe e favoriscono le discriminazioni nei confronti delle persone che hanno un orientamento sessuale differente da quello etero. Crediamo fortemente che sia il momento di dire basta con questa deriva, frutto di una cultura di matrice clerico-fascista. La strada da compiere è lunga ma il terreno non è del tutto arido, c’è un sentimento crescente che chiede avanzamento sul piano dei diritti, sicurezza, accoglienza, uguaglianza. Per questo alle parole – e le pretendiamo nette, queste parole, dalle istituzioni – devono seguire azioni concrete per intervenire sul senso comune, sugli stereotipi, sulla pigrizia mentale. Altrimenti la semplice solidarietà resta insufficiente e finisce col diventare complicità. In questo quadro, riteniamo necessaria una legge nazionale contro l’omofobia che non trattenga più l’Italia in una dimensione pre-moderna nella quale la violenza omofoba appare legittimata. Circolo Rifondazione Comunista – Ischia