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Nuovo tentativo di furto all’Addolorata, distrutta la cassaforte 

Trida | Dopo solo cinque giorni dal fallito furto alla chiesa del’Addolorata di Casamicciola Alta  ancora un brutto episodio si è registrato nella stessa chiesa. Ignoti, nella notte, si sono introdotti nuovamente all’interno della chiesa dell’Addolorata tra Piazza Maio e La Rita nel tentativo di portare a termine il disegno criminoso iniziato meno di una settimana fa, per mettere a segno quello che ritenevano un fruttuoso colpo. I ladri, è facile ritenere che si tratti di più soggetti, evidentemente esperti della zona, o con una lunga fase di studio alle spalle sulle dinamiche del posto, sono nuovamente tornati alla carica. La prassi è sempre la stessa. I malviventi sono entrati all’nterno del luogo sacro da una porta in alto sul retro del campanile, quella già forzata. Secondo una prima ricostruzione i malviventi sarebbero saliti, come la scorsa volta, sul tetto della sacrestia e presumibilmente dopo essersi arrampicati alla scala esterna hanno infranto il vero della porta finestra che da all’organo e alle campane aprendola poi dall’interno semplicemente abbassando la maniglia. Questa volta hanno portato con se attrezzi da scasso, un flex ed un trapano. Dal tetto della sacrestia i ladri sono poi entrati direttamente in sacrestia tentando di scassinare questa volta, direttamente, la cassaforte. Quest’ultima non si è aperta nonostante i malfattori abbiano consumato diversi dischetti di flex e micce lasciate poi sul posto e ritrovate dagli inquirenti insieme a tutti gli arnesi da scasso, flex, trapano ed accetta. La cassaforte, di stampo antico e dalla tempra forte, non si è aperta, ma è ormai distrutta ed inservibile. I ladri hanno operato presumibilmente con il favore delle tenebre e coperti dai rumori della tempesta di questa notte che hanno coperto il ronzio assordante degli attrezzi da scasso. Ma non si escude che abbiano agito in pieno giorno o si trovassero all’ interno quando la giovane perpetua ha rivinato i loro piani giungendo, alle 14,00 circa, per aprire il sacro luogo cone al solito.Nessuno nella zona ha infatti udito nulla o percepito minimamente ciò che stava avvenendo al’interno del sacro luogo. I ladri avevano anche chiuso i portoni dall’interno. Un ritorno presumibilmente frutto della frustrazione del fallimento patito nel primo tentativo, dall’inconsistenza del bottino. Fatto sta che la chiesa del Purgatorio sembra essere stata presa di mira da chi è convinto di poter ricavare chissà cosa. Un mistero fitto che sconcerta anche i cittadini dinanzi a fatti e circostanze mai vissuti sino ad ora.La nuova violazione, come anticipato, è stata scoperta solo nel pomeriggio, quando le porte essendo sprangate dall’interno, non si aprivano dal di fuori. con un forte odire di dischi da flex bruciati che si diffondeva all’esterno.Dopo la scoperta del nuovo tentativo di furto e dello scasso sul posto sono stati chiamati così ad intervenire i Carabinieri, La Polizia e  i Vigili del Fuoco che hanno liberato gli accessi chiusi, rimosso i vetri infranti dai ladri e rimesso in sicurezza la zona teatro del tentato furto. Una vicenda fitta di mistero ed inquietanti lati oscuri sulla quale tutti auspicano si possa fare chiarezza al più presto. 

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