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Paola Mazzella: “Nessuna lezione da Bernardo” 

paolamazzella

La dottoresa Paola Mazzella,  Funzionario Responsabile Suap e Tributi Locali del Comune di Ischia ci ha inviato una nota per dire la sua in meirto all’articolo “A Scuola da Bernardo” pubblicato lo scorso 19 agosto.

Gentile Direttore,
solo per dovere di ufficio, lasciando ai lettori ogni valutazione circa la fonte dell’articolo “A scuola di Bernardo” e la sua attendibilità, mi corre l’obbligo di alcune rettifiche alla pubblicazione del 19.08.2013, non a tutela dell’Amministrazione che può avvalersi di autonomi strumenti di smentita, ma dei tecnici dell’apparato burocratico spesso strumentalmente chiamati in causa con giudizi superficiali quando non diffamatori.

L’emendamento alla proposta di delibera di Consiglio Comunale avente ad oggetto: “Approvazione disciplina rateizzazione date di scadenza e modalità di pagamento della Tares nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento e del piano tariffario ai sensi dell’art.10, comma 2, del D.l.35/2013” a firma congiunta nell’ordine dei consiglieri 1) Salvatore Mazzella 2) Carmine Bernardo 3) Ciro Ferrandino si componeva dei seguenti punti: A) il numero di pagamento di rate della TARES per l’anno 2013 è stabilito in 4 (quattro) rate con scadenza: 10/9 – 10/10/ – 10/ 11 e 10/12 – saldo entro il 31/12/2013. B) le rate saranno calcolate in parti uguali sull’importo TARSU 2012 – al netto del maggiore importo pagato del decorso anno sul costo del servizio da restituirsi ai cittadini, al netto dell’addizionale (ECA-MECA) soppresse dalla legge e dal tributo per la gestione dei rifiuti assimilati (art.195 c-2 lett.e d.lgs 152/06) e considerando il minor costo del servizio N.U. come da capitolato approvato in Consiglio Comunale in data 1.02.2013. C) di confermare nelle more dell’approvazione del Regolamento le esenzioni vigenti; D) procedere all’incasso della TARES secondo la normativa vigente.

Il parere di regolarità tecnica reso in calce alla proposta di emendamento dalla scrivente Responsabile Suap e Tributi Locali era sfavorevole atteso che “ai punti B) e C) introduce elementi da considerare in sede di Regolamento e definizione del piano tariffario”, mentre la proposta di delibera pertiene a quanto previsto dall’art.10 del D.L. 35/13convertito in Legge 64/13. Anche il parere contabile reso dal Dirigente dell’Area Economico Finanziario era sfavorevole per quanto esposto nel parer tecnico.

E’ appena il caso evidenziare che il parere di regolarità tecnica sfavorevole della struttura è motivato in relazione ai punti B) e C) esclusivamente sulla base della circostanza che la completa disciplina della materia sarebbe avvenuta in sede di approvazione del regolamento e definizione del piano tariffario che avverrà in uno all’approvazione del bilancio di previsione.

Se i consiglieri avessero formulato un emendamento relativo esclusivamente al calcolo dell’acconto TARES al netto dell’addizionale comunale il parere di regolarità tecnica sarebbe stato sicuramente favorevole. L’emendamento sopra riportato si caratterizzava invece per la pretesa di risolvere al di fuori dello strumento regolamentare questioni ben più complesse che richiedono la previsione in norme generali e astratte di rango secondario.

Nessuna remora ad accettare rilievi formulati con serietà perché è ben accetto il contributo di tutti.
Ma non è questo il caso.

Risponde Gaetano Di Meglio
La dottoressa Mazzella fa bene a rispondere al nostro articolo con la sua nota, peccato però, che ai lavori del Consiglio Comunale di Ischia siamo sempre presenti e, proprio come in questo caso, non abbiamo bisogno di fonti che ci ricordino le cose, ma ci basta aggiungere un evento al nostro google calendar. Quel che mi spiace di più è che la Dottoressa Mazzella ha dimenticato forse il passaggio e il taglio politico dell’articolo e, ancor di più, forse non ha seguito l’acceso dibattito tra Enzo Ferrandino, Salvatore Mazzella e Carmine Bernardo. Un dibattito che se avesse trovato un Bernardo più “mordibo” avrebbe garantito ai cittadini di Ischia di pagare in 4 rate l’acconto TARES comprensivo di una tassa che non doveva essere calcolata. Ricordo bene i lavori e lo svolgimento del dibattito in consiglio. Mi chiedo, infine, due cose. La prima, ma la dottoressa è davvero libera di esprimere i pareri agli emendamenti della politica di opposizione o segue gli input politici della maggioranza. La seconda, infine, considerata la bontà di parte dell’emendamento dell’oppozione (emendamento relativo esclusivamente al calcolo dell’acconto TARES al netto dell’addizionale comunale il parere di regolarità tecnica sarebbe stato sicuramente favorevole, cit. P. Mazzella) non si poteva concedere il parere favorevole solo al punto in questione?
Last but not least, se davvero l’addizione comunale non doveva essere conteggiata, perché il consiglio comunale ha avuto bisogno che arrivasse Bernardo a ricordarlo? O meglio, perché a Bernardo è stato risposto “è solo un acconto” e non un secco “già non lo conteggiamo?”

Con i sorrisi di sempre.

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