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Paolino Buono: «Maria Grazia Di Scala dice solo menzogne!» 

Paolino ok

«Non ho dubbi che rinnoverete la vostra fiducia a Democrazia e Progresso e lavorerete con noi per completare il percorso iniziato cinque anni fa». È l’accorato appello con cui il sindaco uscente Paolino Buono ha concluso, ieri, il comizio elettorale nella piazza del Vatoliere.
La folta partecipazione di pubblico, al pari degli appuntamenti precedenti a Piedimonte e a Barano centro, è il segnale della vicinanza del popolo di Barano alla maggioranza uscente, che in questi cinque anni è riuscita a riorganizzare e riqualificare il territorio nonostante la devastante crisi economica che si è abbattuta sull’Europa ed i tagli, sempre più consistenti, ai trasferimenti. «Gli enti se la passano male. Eppure noi non abbiamo aumentato di un solo centesimo le imposte comunali perché siamo convinti che i problemi non debbano ricadere sulla cittadinanza» ha argomentato il sindaco prima di passare in rassegna alcuni dei temi caldi della campagna elettorale.

PARCO BOE: LE MENZOGNE DELLA DI SCALA
«Sono venuti qui a raccontarvi un sacco di bugie, come quella sul parco boe. Come al solito hanno sottovalutato la vostra intelligenza, venendovi a dire che il progetto è fallito per colpa nostra. I ragazzi di Vatoliere, invece, sanno benissimo come stanno le cose. La mia compagine crede moltissimo nell’istituzione del parco boe ai Maronti, ma come voi ben sapete stiamo ancora aspettando che la Regione si degni di collaudare la scogliera e consegnarci il cantiere. Fino a quel momento saremo costretti ad aspettare, ma non lo faremo stando con le mani in mano. Continueremo a pressarli, giorno e notte, affinché si decidano ad effettuare il collaudo».

LAVORO: ABBIAMO LA SOLUZIONE
Il comizio al Vatoliere si è tenuto il primo maggio. «Ed è inevitabile parlare anche di lavoro, e delle difficoltà occupazionali che stiamo vivendo» ha attaccato Paolino Buono.
«Territorio è occupazione. Abbiamo scelto questo slogan perché siamo convinti che attraverso la valorizzazione del territorio si possano favorire politiche occupazionali, soprattutto per i nostri giovani. I progetti sulle cooperative che abbiamo in programma ne sono un esempio: oggi i nostri castagneti sono improduttivi. Se ci rinnoverete la vostra fiducia, faremo in modo che quello che oggi è terreno incolto diventi fonte di reddito per ragazzi e giovani imprenditori. Le modifiche al regolamento del mercato comunale va in questa direzione. Lo abbiamo attuato grazie agli amici di Buonopane, in particolare di Filippo Florio, ed oggi ci sono i presupposti normativi per fare del nostro territorio, dei nostra sapori e dei nostri saperi una nuova fonte di ricchezza.

AMICI MIEI…
«Caro Capo, hai avuto cinque anni per risolvere i problemi ma hai preferito scomparire dalla vita pubblica del paese. Oggi hai il coraggio di andare in giro a dire che farai, penserai. Ma con quale faccia? Davvero credi che i baranesi siano stolti? Resterai a casa, gli elettori ti puniranno». La piazza si è infiammata quando a prendere la parola è stato Alessandro Vacca, che è andato giù duro contro il consigliere che, subito dopo le elezioni, si è allontanato dalla maggioranza. «In consiglio lo abbiamo ribattezzato signor astensione. Ad ogni delibera lui decideva di astenersi, anche quando abbiamo approvato il bilancio che è l’aspetto centrale di una pubblica amministrazione».
E sul condono: «Vengono a dirvi che allargheranno il condono anche al 2003, ed ancora una volta vi prendono in giro perché ormai lo sanno tutti che la questione va affrontata dal Parlamento. Vengono a dirvi che faranno una delibera nella quale diranno che non vogliono accendere mutui per le demolizioni e mentono perché non possono farlo e perché, in ogni caso, Paolino Buono ha già detto a De Chiara che almeno per i prossimi due anni a Barano non andrà giù nemmeno un mattone».

L’APPELLO FINALE
«Sapevano di andare incontro all’ennesima sconfitta, e così hanno giocato sporco». Paolino Buono nell’appello finale ha richiamato l’ennesima vicenda che ha infiammato la campagna elettorale baranese: la presenza della lista guidata da Giovanni Migliaccio. «C’è un accordo tra lui e la Di Scala, che in caso di vittoria gli farà fare il vicesindaco, ed è una manovra di una bassezza sconcertante. Volte una prova? In Commissione a perorare la causa dei due ragazzi che hanno rinunciato alla candidatura c’era un noto avvocato della Starza di genere maschile, lo stesso che non vede l’ora di mettere le sue mani su Barano dopo aver fatto la guerra ai baranese per 40 anni sommergendoli di denunce».

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