l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|sabato, aprile 30, 2016
Sei qui: Home » Cronaca » Per 10 ischitani maturità amara, la compravano a Napoli

Per 10 ischitani maturità amara, la compravano a Napoli 

esamidistato

Raggiungono l’hinterland napoletano in centinaia.  Gli accenti tradiscono le provenienze più disparate: sardi, veneti, milanesi, ma anche ischitani, radunati nella grigia periferia napoletana per conquistare l’agognato pezzo di carta senza il minimo sforzo. Il rischio bocciatura è inesistente, il voto si può concordare, la buonuscita dall’avventura scolastica per studenti il più delle volte svogliati ma danarosi è assicurata.  L’esame di maturità è una vera passeggiata. Paghi e sei promosso.

L’obolo da pagare per ottenere il diploma si aggira intorno ai 5000 euro, il pagamento dà diritto a un titolo che ha la lo stesso valore legale di quello conquistato con ansie e sudore dagli oltre 500 mila candidati alla maturità che stanno faticando tra i banchi della scuola pubblica.

Ma qualcosa nel meccanismo oliato da denaro e malaffare si è inceppato. Ad attendere i maturandi al varco dell’istituto paritario della periferia di Napoli, considerato il diplomificio più famoso d’Italia, un assembramento di finanzieri. Tra gli studenti interrogati dalle fiamme gialle un decina di ragazzi dell’isola d’Ischia alla ricerca de diploma facile che pare abbiano confermato le ipotesi sostenute dal pm Cristina Curatoli e dal procuratore capo Paolo Mancuso. Una tesi accusatoria gravissima: associazione per delinquere, falso ideologico, alterazione e occultamento di atti d’ufficio. Per le famiglie ischitane oltre al danno la beffa, dopo aver pagato i fatidici 5000 euro, infatti, la promozione è a rischio a causa dell’inchiesta.

“Non vengo a scuola da quattro mesi, sono venuto solo per fare l’esame” dichiara un ragazzo che non sembra accusare i morsi dell’ansia per una prova così importante. “Vengono da tutta Italia, perché qui è più facile, basta pagare” racconta candidamente un’altra ragazza.

I ragazzi interrogati dalla Guardia di Finanza confermano un sistema fraudolento impressionante, un vero e proprio smacco per chi la maturità se la suda sui banchi della scuola pubblica. Il felice epilogo della carriera scolastica è assicurato.  L’ obbligo di frequenza non ha importanza. Conta solo la certezza della promozione grazie ad una commissione connivente da ingrassare, evidentemente, con lauti compensi.

Le perquisizioni effettuate dalle fiamme gialle in segreteria e negli uffici dell’istituto hanno riscontrato numerose irregolarità. Diversi atti ufficiali e registri di classe sono scomparsi o sono stati falsificati.

Intere classi risultano gonfiate da false iscrizioni, le presenze nelle aule di molti studenti è stata falsificata, procedure illegali probabilmente finalizzate all’ottenimento dello status di scuola paritaria, che dà diritto a ghiotte agevolazioni fiscali. Denaro sottratto alle già esigue casse della scuola pubblica dirottate al privato.  Per i gestori degli istituti paritari la garanzia di un giro d’affari milionario.

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1