PSY 

Park Jae-sang in arte PSY, il rap coreano di 35 anni, è un autentico fenomeno mondiale per il successo planetario della sua canzone “Gangnam style” gratificata da ben 900 milioni di clic su Youtube. Eppure appare evidente che non è assolutamente la sua vena poetica a favorirne lo strepitoso fenomeno,  anzi quando canta la sua canzone le parole contano pochissimo, così come le sue goffe movenze in quella quella giacca color pisello, infatti del testo si capisce solo “Sexy lady, Sexy lady“ eppure siamo in presenza di un autentico delirio universale.

Anche nel piccolo ad Ischia si è provato ad originare un fenomeno semplicemente utilizzando negli ultimi due anni l’aggettivo: “importante“.

Si è iniziato con definire e classificare importante un po’ tutto, dall’allenatore al preparatore, dal giocatore allo sponsor, dalla squadra avversaria alla prestazione, dal dirigente all’abbigliamento, per poi passare dal tifoso al giornalista e proseguire su tutto lo scindibile.

Nel mentre lo scorso campionato di importante vi era solo il tanto inflazionato aggettivo e che  per come poi è finita per la verità di importante vi era molto poco da raccontare. A tal proposito non condivido assolutamente l’affermazione del presidente Carlino secondo il quale il campionato lo hanno perso i giornalisti.  Ad onor del vero ad essere benevoli verrebbe da affermare non tutti i giornalisti, perché solo in pochi, e decisamente non importanti, hanno denunciato in tutti i modi i macroscopici errori commessi con le loro importanti scelte dai due D.G. (Dolce e Gabbana sono tutta un’altra cosa).

Si chieda l’entusiasta Carlino come mai oggi grazie invece alle personali scelte di Sasà (non tutte assolutamente condivisibili) la musica, non rap e non importante, è completamente cambiata ed in meglio. Si chieda sempre l’indispensabile Carlino come mai oggi pur non usando giacche color pisello siamo, per fortuna, in presenza di risultati da milioni (ho esagerato?) di clic su youtube.

Senza l’uso di sciocche parole o di inutili aggettivi, grazie alla competenza e mettendo da parte arroganza e foto di ordinanza, siamo in presenza di un risultato di assoluto spessore nel firmamento Interregionale. Volendosi esaltare come lo scorso campionato i soliti noti si sarebbero con molta naturalezza rapportati a Park Jae-sang in arte PSY accomunando i risultati dell’Ischia al successo di “Gangnam style“!

L’opera invece non è certamente finita, ma sarebbe ora di iniziare una capillare sensibilizzazione dell’ambiente già pronto ad essere anch’esso programmato per il salto di categoria. Uno per tutti la tipologia della trasferta a S. Antonio organizzata come sempre senza sbavature da Tommaso Taliercio.

Vedere donne, bambini, adulti e giovani partire tutti felici in un pullman privo di cappa di aspirazione con filtri al carbone, portarsi nel Santuario di Pompei per poi alimentarsi a misura di Paucek e recarsi al Varone di S. Antonio (senza i prezzolati accrediti tanto in uso da chi mercifica anche sul tifo) per trascorrere un pomeriggio esaltante,  la dice tutta sulla possibilità di riqualificare il Tifo Ischia ed i suoi protagonisti, definendoli giustamente importanti per il loro comportamento finalmente a 360°.

Affrettiamoci a crescere per poter non essere solo orgogliosi della squadra ma diventarne anche degni seguendone l’esempio. Questo dovrà essere il compito dei collaboratori seri del Presidente Carlino per completare anche a livello periferico ed organizzativo l’opera di rifondazione da lui voluta e compiuta sul piano tecnico.

A proposito di S. Antonio vorrei consigliare ad Enzo Carannante di dimenticarsi in fretta dell’Ischia e dei suoi Tifosi. Si ricordi sempre di Bacoli e non si attardi nella querelle sui collaboratori irpini Genovese e Della Vecchia dell’incerto sig. Capone  di Palermo. Ringrazi invece la parziale lucidità (o poco coraggio) di uno dei due se è stato espulso solo Armeno e non anche Amendola.

Noi Gufi , come sempre, vigileremo sulle strambate importanti!