Quando Emilio Colombo amava Ischia
Guerino Cigliano racconta ai nostri lettori la sua amicizia con l’ex Presidente del Consiglio. Il Girasole a Sant’Angelo e la passione per un “apollo”, Miguel Bosè
Guerino Cigliano | Mi è stato chiesto di ricordare Emilio Colombo, il politico della prima repubblica che verrà ricordato come un grande statista europeo, protagonista per l’Italia, con Alcide de Gasperi, che da più di mezzo secolo assicura la pace tra gli Stati europei. Il Presidente, come tutti usavamo chiamarlo, ha amato molto l’isola d’Ischia. Tutti gli anni soggiornava almeno due settimane al GRAND HOTEL, nel mese di agosto. Era frequente prendere una camera con vista mare. Lo raggiungevano le sorelle da Potenza, in modo da trascorrere il Ferragosto insieme. Le sue giornate le trascorreva col solito leit-motiv: usciva per raggiungere Sant’Angelo, e il suo amico al Girasole. Amava molto l’acqua di mare, le saune naturali e le sabbiature. Nel pomeriggio rientrava al GRAND per un riposino e di sera “gigioneggiava” con gli ospiti e si intratteneva al piano bar dove non disdegnava cantare qualche bella canzone napoletana. Era un romantico e i classici napoletani lo catturavano letteralmente.
E’stato spesso oggetto di pettegolezzi per la sua presunta omosessualità. Nicki Vendola, il presidente della regione Puglia, l’altr’anno, intervistato dalle “Iene” e parlando del mondo gay confermò che in politica esistono diversi gay e addirittura in passato vi era stato un Presidente del Consiglio gay. Il nome non lo fece, ma i giornalisti subito legarono l’affinità ad Emilio Colombo.
Il senatore a vita, morto all’età di 93 anni il 24 giugno 2013, diede scandalo dieci anni fa per l’ammissione sull’uso di droga per “motivi terapeutici”. Il vero motivo, scrissero, per coprire la sua giovane guardia del corpo.
Sono tanti i ricordi che mi legano a lui. Verso la fine degli anni 80, al GRAND arrivarono I POOH che erano in concerto in piazza e MIGUEL BOSE’ che invece era di scena al Negombo Night. Il Presidente,volle a tutti i costi che gli presentassi Miguel Bosè, (vicino di camera di un Pooh) in quel momento all’apice del successo e bello come un apollo. Non so come andò a finire, ma qualche “inciucio” emerse…
Il segreto professionale e il buon senso mi impongono di fermarmi qui. Desidero conservare nella mia memoria, Emilio Colombo come gentleman e assoluto galantuomo d’altri tempi. Anche da lui ho appreso aspetti di vita che mi accompagnano nel cammino di oggi. La foto che ci ritrae insieme è scattata il 15 agosto 1989. In quell’occasione cantammo insieme DICITENCELLO ‘VUJE e CARUSO di Lucio Dalla.