l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|venerdì, aprile 29, 2016
Sei qui: Home » Cronaca » Riccardo Strada “nuovo” direttore dell’AMP Regno di Nettuno

Riccardo Strada “nuovo” direttore dell’AMP Regno di Nettuno 

strada_266605256
E’ stato nominato in pieno agosto dopo le valutazioni del concorso. Secondo i tecnici dell’AMP ha tutti i titoli al posto giusto ed è anche bravo, ma c’è un forte veto nei suoi confronti e una questione economica di non poco conto: il suo stipendio. Per i Verdi, invece, è una nomina che non convince: “siamo stupiti e perplessi è lo stesso direttore che autorizzò anni addietro l’ allevamento e la mattanza dei tonni rossi a Procida”.
Alla guida del Regno di Nettuno, l’ente inutile che dovrebbe (ma che non fa) proteggere il nostro mare ritorna Riccardo Maria Strada. Una vicenda, la sua, che si è tinta di tutti i colori possibili, dal giallo “grande inciucio” al nero “non si vede più niente”. Dopo l’esame e il concorso bandito per il suo ruolo, Strada, è risultato il vincitore. Secondo alcuni tecnici dell’Area Marina Protetta Strada partirà sempre favorito: ha una lunga serie di titoli e di competenze che segnano la differenza con gli altri partecipanti. Ma per Strada, se il concorso è stata una formalità, non pensiamo possiamo dire lo stesso per il veto o l’antipatia – come volete – che deve affrontare nei confronti di uno dei sette sindaci (tra i più influenti) che compongono l’area Marina. Un muro difficile da superare che, volendo essere onesti, ha portato alla sua cacciata. In passato, infatti, sembra che la gestione economica di Strada non abbia collimato con le scelte politiche dei sindaci  tanto che la troppa autonomia del Direttore e la poco sudditanza alla casta isolana gli erano costate il benservito.
Spending review. Secondo il ministero Strada dovrebbe percepire uno stipendio di circa 30.000 mila euro, stando a quanto garantisce qualche membro del CdA, ma è certo che i sindaci delle due isole abbiano rilanciato per 20.000. Un taglio di 10mila euro, soprattutto perché si sta valutando anche il periodo di attività dell’AMP.

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1