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Rifiuti, ecco l’emendamento ischitano alla Legge Regionale 

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ESCLUSIVO – Documenti

I sei sindaci dell’Isola hanno inviato all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale Campania, Stefano Caldoro, del Presidente del Consiglio della Regione Campania, Paolo Romano e dell’Assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano la richiesta di emendamento del Disegno di Legge “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania” di cui alla DGR n. 221/2013. Proposta di perimetrazione alternativa degli Ambiti Territoriali Ottimali. Modifica e integrazione Allegato A che “Il Dispari” pubblica in anteprima.

Un passo importante (nonostante l’errore di fondo ideologico di approccio alla materia!) quello che sindaci dell’Ischia che prova a limitare i danni dall’ennesima scelta fuori logica perpetrata dagli uffici della Regione Campania.

“I Comuni dell’Isola d’Ischia hanno avviato da tempo un analisi sull’attuale sistema di gestione dei rifiuti che si presenta sotto molti aspetti precario. La particolarità territoriale dettata dalla specifica condizione di insularità, le criticità logistiche legate al trasferimento in terraferma del rifiuto, il bacino di utenza, circoscrivibile al territorio insulare, con una popolazione residente di circa 65.000 abitanti, e una popolazione media con i flussi turistici di 150.000 abitanti e punte di massime nel periodo estivo di oltre 800.000 presenze, la vocazione turistica dell’area, e la necessità di raggiungere livelli di efficientamento del servizio e economie di scala, hanno indotto i Comuni dell’Isola a sottoscrivere un Protocollo d’Intesa, che si allega alla presente lettera, per manifestare la volontà e l’impegno ad avviare un percorso che porti alla promozione di un sistema integrato del servizio di gestione dei rifiuti, incluso il trattamento dei rifiuti con la localizzazione di impianti sull’isola e con l’obiettivo di garantire l’accesso universale, la salvaguardia dei diritti degli utenti, l’uso efficiente delle risorse e la protezione dell’ambiente.

I Comuni dell’isola d’Ischia, consapevoli dei vantaggi gestionali ed economici connessi, nonché il miglioramento delle performance ambientali legate alla gestione del servizio che ne deriverebbe, intendono avviare altresì la strategia di Rifiuti Zero strutturando così la gestione della filiera integrata che interesserebbe i segmenti di spazzamento, raccolta, trasporto e trattamento del rifiuto, nel rispetto del principio dell’autosufficienza e della minore movimentazione possibile dei rifiuti.

I Comuni dell’isola d’Ischia infatti, intendono impostare una gestione del rifiuto che consenta anche il trattamento sull’isola dei rifiuti urbani e assimilati.

In tale contesto si inserisce il disegno di legge “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania” di cui alla DGR n.221/2013, rispetto al quale i Comuni dell’Isola d’Ischia ritengono opportuna una discussione in merito alla perimetrazione degli assetti territoriali. L’art. 5 del suddetto disegno di legge, infatti, definisce l’articolazione in ambiti territoriali ottimali in ragione delle peculiarità territoriali e socio economiche riportando l’elenco degli ATO nell’Allegato A. Lo stesso, al comma 4, riconosce ai Comuni la possibilità di richiedere ipotesi alternative di perimetrazione dei STO (Sistemi Territoriali Operativi). Tale perimetrazione ha preso in considerazione una serie di criteri stabiliti sia dal D.Lgs 152/2006 che dall’art. 3 bis del D.L. 138/2011.

Il D.lgs 152/2006 all’art. 200 stabilisce che: “La gestione dei rifiuti urbani è organizzata sulla base di ambiti territoriali ottimali, di seguito anche denominati ATO, delimitati dal piano regionale di cui all’articolo 199, nel rispetto delle linee guida di cui all’articolo 195, comma 1, lettere m), n) ed o), e secondo i seguenti criteri:

a) superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti;
b) conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici, tecnici e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative;
c) adeguata valutazione del sistema stradale e ferroviario di comunicazione al fine di ottimizzare i trasporti all’interno dell’ATO;
d) valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti;
e) ricognizione di impianti di gestione di rifiuti già realizzati e funzionanti;
f) considerazione delle precedenti delimitazioni affinché i nuovi ATO si discostino dai precedenti solo sulla base di motivate esigenze di efficacia, efficienza ed economicità.

Inoltre l’art. 3 bis del dl 138/11 stabilisce che le regioni possono individuare specifici bacini territoriali di dimensione diversa da quella provinciale, motivando la scelta in base a criteri di differenziazione territoriale e socio-economica e in base a principi di proporzionalità, adeguatezza ed efficienza rispetto alle caratteristiche del servizio, anche su proposta dei comuni.

Infine l’art. 19 del D.lg 95/2012 stabilisce all’art. 19 comma f che la funzione di organizzazione del servizio dei rifiuti è di competenza dei Comuni.

Tutto ciò premesso e alla luce di quanto disposto dall’Allegato A nonché dall’art. 5 del Disegno di Legge

“Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania” di cui alla DGR n. 221/2013 i comuni dell’Isola d’Ischia

CHIEDONO

al Presidente del Consiglio Regionale ed al Presidente della Giunta Regionale una riarticolazione dell’assetto territoriale e quindi una modifica ed integrazione dell’Allegato A del Disegno di Legge  “Riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania” di cui alla DGR n. 221/2013 che tenga conto delle particolari condizioni territoriali morfologiche dell’isola, delle difficoltà logistiche legate al trasferimento in terraferma, nonché della possibilità di localizzare sull’isola impianti per il trattamento della frazione umida e per il trattamento del secco differenziato; prospettiva perfettamente in linea con gli obiettivi di efficienza e l’efficacia del servizio, e con il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché l’uso efficiente delle risorse.

Pertanto, i Comuni dell’Isola d’Ischia

PROPONGONO

al Presidente del Consiglio Regionale ed al Presidente della Giunta Regionale di modificare ed integrare l’Allegato A come di seguito riportato:

ATO N Sistemi Territoriali Ottimali N. COMUNI
AVELLINO 1 TERMINIO CERVIALTO 25
2 VALLE DELL’UFIA 23
3 ALTA IRPINIA 17
4 SOLOFRANO 11
5 PARTENIO 26
6 ALTO CLANIO 13
7 SISTEMA URBANO AVELLINO 4
BENEVENTO 1 TABURNO 23
2 ALTO TAMMARO 11
3 FORTORE 14
4 PIETRALCINA 3
5 TITERNO 15
6 SISTEMA URBANO BENEVENTO 12
CASERTA 1 NORD 39
2 EST 21
3 SUD 19
4 OVEST 15
5 ALTO CASERTANO 10
6 CASERTA 1
NAPOLI 1 NORDDOMITIO FLEGREO 146
34 METROPOLITANOACERRANO 110
56

7

NOLANOPENISOLA SORRENTINA

VESUVIANO

1916

20

ISOLA D’ISCHIA 1 ISCHIA 6
L’isola d’Ischia costituisce ATOGli STO della Provincia di Napoli sono organizzati in funzione della disponibilità impiantistica, in n. 3 gruppi

a)1 b) 4 e5 c) 5,6 e 7

SALERNO 1 SALERNO 1
2 ALENTO CALORE 28
3 ALBURNI-VALLO DIANO 26
4 CERVATI-LAMBRO-BUSSENTO 34
5 PICENTINI-VOLCEI 26
6 VALLE IRNO 9
7 AGRO- NOCERINO- SARNESE 10
8 PIANA SELE 10
9 PENISOLA AMALFITANA 14

 

Alla luce di tale proposta l’AMBITO TERRITORALE OTTIMALE NAPOLI-SISTEMA TERRITORIALE OPERATIVO DOMITIO FLEGREO è così composto: BACOLI, GIUGLIANO IN CAMPANIA, MONTE DI PROCIDA, POZZUOLI, PROCIDA, QUARTO

Mentre l’AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE ISOLA D’ISCHIA- SISTEMA TERRITORIALE OPERATIVO ISCHIA, è così composto: BARANO, CASAMICCIOLA TERME, FORIO, ISCHIA, LACCO AMENO, SERRARA FONTANA”

 

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