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Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia: «Dall’isola d’Ischia un esempio per l’intera nazione» 

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Presentato al Salone del Gusto di Torino il decalogo per l’isola verde
Agricoltura e Ambiente, l’Italia guarda a Ischia

Aldo Grasselli, presidente dell’Ordine nazionale dei veterinari: «Insieme per realizzare il macello intercomunale». Gaetano Pascale e Raffaella Grana, presidenti di Slow Food in Campania e Toscana: «Una iniziativa esemplare e concreta».

È stato presentato sabato scorso, al Salone del Gusto di Torino, l’evento mondiale biennale di Slow Food, presso l’area istituzionale della Regione Campania, il documento «Terra alla terra in mezzo al mare», l’ormai noto decalogo nato sulla scia del convegno svoltosi il 2 ottobre 2009 a Barano d’Ischia, che era stato organizzato – come è noto – dal fiduciario della Condotta Slow Food delle isole di Ischia e Procida, Riccardo d’Ambra, per la salvaguardia e la valorizzazione dell’isola verde dal punto di vista dell’agricoltura, dell’ambiente e del turismo. Il decalogo – denominato «Patto d’azione per la riconquista delll’isola verde» – è stato già approvato, come si ricorderà, dal consiglio comunale di Forio, e dagli esecutivi dei Comuni di Casamicciola, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana; e prevede una serie di impegni che si stanno già concretizzando nell’immediato.

Luciano D’Aponte, responsabile del settore Valorizzazione dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, portando il saluto dell’ente, ha voluto sottolineare la vicinanza della Regione ai progetti e alle tematiche di Slow Food.
A introdurre i lavori è stato il presidente Slow Food Italia, Roberto Burdese, il quale ha disegnato il percorso compiuto in un anno dalla Condotta delle isole di Ischia e Procida: «L’adesione di cinque comuni dell’isola rappresenta un fatto importante, non solo perché riguarda la gestione del futuro di Ischia: è la vera novità della politica, un modo rivoluzionario di fare politica, con riferimento a tutta l’Italia. A maggio del 2011, a Genova, per Slow Fish, ci incontreremo di nuovo per monitorare tutti i risultati ottenuti».
«Il primo punto del decalogo – ha sottolineato il giornalista Ciro Cenatiempo, autore del documento e coordinatore dell’incontro – è fermare la sottrazione di spazi utili all’agricoltura sull’isola d’Ischia, che è un’area fragile che conserva una fetta di territorio ancora intatta, ricca di orti, allevamenti e boschi, perché è il momento di comprendere che puntare con azioni concrete sull’agricoltura, la natura prodigiosa, e sull’ambiente è il nuovo punto di forza del turismo».
Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana, ha ricordato: «Abbiamo presentato il documento nel corso dell’evento organizzato dall’Arcipelago delle Isole Slow lo scorso settembre, in quanto riteniamo sia stringente il suo legame con i nostri obiettivi globali e possa pertanto fungere da esempio per tutte le piccole realtà».
All’incontro, presso il Salone del Gusto di Torino, che in cinque giorni ha visto la partecipazione di circa trecentomila persone, erano presenti anche il sindaco e l’assessore all’Edilizia del Comune di Forio, il primo ad avere approvato all’unanimità il documento in consiglio comunale. Il sindaco Franco Regine ha sottolineato che «l’isola d’Ischia non può essere più urbanizzata, ma deve essere recuperata per la sua vocazione a un turismo con particolare attenzione alla ruralità. L’impegno di Slow Food mi spinge a continuare su questa strada, per proteggere il nostro bene primario». L’assessore Michele Calise ha poi aggiunto: «La speculazione edilizia deve essere fermata, occorre uno stop definitivo al degrado, perché ora è il momento di tornare all’agricoltura, facendo prendere forma a questo decalogo».
L’importanza degli allevamenti di vitelli, maiali, ovini (con migliaia di capi alelvati ogni anno) e di conigli sul territorio ischitano merita una risposta in termini strutturali, con la realizzazione di un macello intercomunale, come previsto dal nono punto del decalogo. In questa prospettiva, particolarmente rilevante è stato poi l’intervento del presidente nazionale dell’Ordine dei Veterinari, Aldo Grasselli, che è anche presidente del Comitato nazionale per la Sicurezza alimentare. «La vostra iniziativa è isolana, ma non isolata. La tutela della microeconomia, oggi necessaria – ha detto Grasselli – non solo per le piccole realtà, si può ottenere esclusivamente creando microinfrastrutture. Credo che il progetto previsto nel decalogo aderisca pienamente alle finalità perseguite dal nostro Ordine e per questo saremo certamente lì ad aiutarvi».
«La determinazione della Condotta di Ischia, guidata da Riccardo d’Ambra, doveva essere premiata – ha detto il presidente di Slow Food Campania e Basilicata, Gaetano Pascale – e partire da un’isola è esemplare, ma lo è ancor di più partire da un’isola dalla Campania, regione troppo spesso additata per la scarsa attenzione ai temi ambientali».
A chiudere i lavori è stata Silvia d’Ambra, rappresentante del comitato di Condotta Slow Food di Ischia e Procida. «Questo decalogo nasce dal lavoro di un Presidio – ha detto – perché un Presidio ha una grande responsabilità nei confronti del territorio, in quanto testimonia che le cose sul territorio possono cambiare in meglio». Prima di concludere, Silvia d’Ambra ha però lanciato la sfida: «Il nostro impegno ora sarà tutto rivolto a far sì che, entro un anno, sia varato il progetto per il macello intercomunale».

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