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Ruspe alla Mandra, ma per creare una nuova spiaggia 

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Grazie alla caparbietà del consigliere Luca Spignese

Gianni Vuoso | Diamo a Cesare quel che è di Cesare e a Luca, quel che è di Luca. Va dato onestamente atto al consigliere Luca Spignese che grazie alla sua tenacia e alla sua disponibilità, alla Mandra si sta intervenendo  con passione e con dedizione. In primo luogo, lo spostamento della sabbia dalla Spiaggia dei Pescatori ad un’altra spiaggia libera, nei pressi del Bagno Lucia, letteralmente devastato dall’ultima sciroccata che ha addirittura divelto alcune condotte fognarie e messo in pericolo la stabilità delle stesse abitazioni che, si sa, sono prive di fondamenta. Una specie di rinascimento, onestamente discutibile se non si realizzerà la scogliera a difesa della zona.
“E’ un lavoro inutile – commenta Alfonso Artiano, vecchio pescatore della zona – se non si realizzerà la scogliera, la sabbia che ora è stata spostata, sarà di nuovo spostata dallo scirocco. Sono soldi buttati a mare”.
E Luca Spignese, da buon “Capodiferro”, controbatte: “Certo, non è questo il lavoro definitivo, so bene che solo la scogliera di cui si sta parlando da anni, potrà garantire una certa sicurezza alla zona, ma almeno per ora e fino ad una prossima eventuale sciroccata, abbiamo dato un volto più decoroso alla Spiaggia. Credo che la nuova spiaggia permetterà a molti ischitani e villeggianti di usufruire di un tratto di arenile libero che il maltempo aveva distrutto. Stiamo operando, piano piano cercheremo di intervenire dove c’è bisogno, anche con la collaborazione di tutti. Grazie alla collaborazione dell’EVI e dell’ing. Franco Trani, è stato realizzato un bel lavoro che permetterà di creare un belvedere”.
Mentre precisiamo che un vero belvedere dovrebbe sorgere dove attualmente si accavallano caoticamente delle cabine private, cogliamo l’occasione per sollecitare Spignese in altre situazioni: la pulizia della spiaggia, la difesa dell’arenile dall’invasione delle “orde barbariche” che la invaderanno per trasformarla in un grande campo di calcio, la installazione di cessi pubblici chimici, una diversa sistemazione delle cabine balneari che ostruiscono la visuale, un piano spiaggia serio.

“Una dopo l’altra, affronteremo le diverse problematiche, ma abbiate un po’ di pazienza, la volontà di operare c’è”.
Dopo anni di immobilismo, non possiamo certo crocifiggere chi proprio ora si sta impegnando.

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