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Ruspe e abbattimenti. Il giusto attacco di Savio alla presa in giro di Sarro, Nitto Palma & co… 

SI AVVICINANO LE ELEZIONI POLITICHE DEL 2013. IL PARTITO DELLA LIBERTA’ COL CONVEGNO DI DOMENICA 28 OTTOBRE 2012 A BACOLI RIPRENDE L’INIZIATIVA PUBBLICA SULLE DISGRAZIE DELLE FAMIGLIE LAVORATRICI, A CUI LO STATO CAPITALISTICO, GOVERNATO ANCHE COL SOSTEGNO DI TALE PARTITO, STA ABBATTENDO DISUMANAMENTE, AUTORITARIAMENTE E VIOLENTEMENTE LA CASA DI NECESSITA’!

Il Partito della Libertà, quando governava e aveva la maggioranza in parlamento, approvò la legge del terzo condono edilizio senza farlo valere nelle aree sottoposte a vincolo paesistico, in seguito non ha modificato la legge e quando la sua maggioranza ha cominciato a entrare in crisi taluni suoi esponenti parlamentari hanno iniziato a presentare emendamenti e proposte di legge per modificare l’articolo 32 della legge 326 del 2003. Inoltre ha condotto delle campagne elettorali con la promessa che se avesse vinto le elezioni, prima politiche del 2008 e poi regionali del 2010, avrebbe modificato la legge. Naturalmente si è trattato di false promesse elettorali, a cui non ha fatto seguito il mantenimento degli impegni assunti. Lo stesso Berlusconi, in un incontro coi comitati della terraferma a Roma, promise solennemente che avrebbe risolto il problema e fermato le ruspe, ma così non è stato. I cittadini elettori sono stati solo ingannati.

Adesso si avvicinano nuovamente le elezioni politiche del 2013 ed ecco che esponenti campani del Partito della Libertà riprendono il dialogo pubblico con l’elettorato degli abusi edilizi di necessità per informarlo delle ultime proposte parlamentari e per reiterare il loro impegno. I rappresentanti elettorali locali del partito hanno organizzato un convegno a Bacoli per domenica 28 ottobre 2012 presieduto da parlamentari dello stesso partito, ma ripartono col piede sbagliato, perché l’iniziativa di parte irriterà ulteriormente i partiti del centrosinistra che, come per il passato, non mancheranno di accusare nuovamente i berlusconiani di impegno e riconoscenza elettorale vanificando in parlamento le iniziative del centrodestra.

Ciò quando i dirigenti della maggior parte dei comitati della terraferma, che sono legati politicamente ed elettoralmente al centrodestra, per dare un contributo serio alla questione avrebbero dovuto assumere una iniziativa politicamente imparziale, presieduta e condotta dal coordinamento dei comitati, a cui avrebbero dovuto essere invitati i dirigenti ed eletti campani di tutti i partiti parlamentari, con pari diritto di partecipazione e di intervento assegnando a ognuno lo stesso tempo a disposizione. Così non è stato e il convegno sarà un’altra mazzata politica per coloro che, disgraziatamente, sono nella lista dei prossimi abbattimenti.

Cittadini aprite gli occhi, guardatevi bene dai falsi difensori dei vostri diritti sociali. Questi signori, nonostante siano stati resi edotti del pericolo, non si rendono conto che così facendo arrecano un danno enorme alle famiglie lavoratrici che sono state e saranno abbattute, perché il loro operato, anche se apparentemente positivo, arreca danno e non beneficio alla causa, in quanto il loro agire ha una connotazione politica chiaramente di parte. Noi riteniamo che centrodestra, centro e centrosinistra portano, anche se con modalità diverse, la stessa responsabilità politica e istituzionale per il dramma sociale che stanno vivendo migliaia di famiglie e che potrebbero salire a decine di migliaia solo in Campania.

Inoltre, quanta ipocrisia e pochezza di giudizio notiamo e denunciamo in coloro che strumentalmente accusano noi di voler fare politica, quando loro la fanno sfacciatamente, senza ritegno alcuno favorendo gli interessi della classe capitalistica sfruttatrice contro quelli della classe lavoratrice. Noi riteniamo di essere onesti e leali coi cittadini, non li inganniamo e strumentalizziamo per fini elettorali e ci battiamo per la conquista del potere politico dei lavoratori e per una politica profondamente diversa dalla loro a sostegno degli interessi e delle aspettative di classe delle famiglie lavoratrici del nostro paese.

Il Partito Comunista Italiano M-L da quattro anni propone che il movimento di lotta per il diritto costituzionale alla casa deve essere politicamente autonomo nei confronti di tutti i partiti parlamentari, che devono affrontare e risolvere il problema, che non deve far campagna elettorale per nessuno di essi e che deve costituire un movimento di lotta politica alternativo al potere dominante intorno al suo vero, coerente e leale partito di classe dei lavoratori operai e intellettivi, quale è, appunto, il P.C.I.M-L., per rivendicare politicamente, nei confronti dell’intero potere politico e istituzionale governativo e parlamentare, il diritto alla casa e la sospensione immediata dell’abbattimento delle case di necessità. Bisogna con convinzione far capire all’attuale potere governativo e parlamentare che si tratta di una battaglia politica che mira a mandarli elettoralmente a casa qualora dovessero continuare a ignorare le giuste richieste di tanta povera gente.

Mercoledì 7 novembre 2012 alle ore 18 tutti all’iniziativa politica del P.C.I.M-L. nella Sala superiore del Bar Calise in piazza degli Eroi a Ischia, perché la soluzione di questa tragedia sociale può essere solo politica, ma di una politica diversa da quella sciagurata che persegue l’attuale potere.

Isola d’Ischia, 27 ottobre 2012

info@pciml.org Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista

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