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“Salta” il consiglio comunale a Casamicciola 

municipio

Ida Trofa| Era stato fissato per domani mercoledì 13 marzo alle ore 11.00 in prima convocazione, e per giovedì 14 marzo alle 17,00 in seconda, ma sembrerebbe dover saltare sia per l’una, sia per l’altra seduta il consiglio comunale di Casamicciola Terme. Lo stop alla riunione del civico consesso sembrerebbe legato alla mancata preparazioni di tutti i documenti necessari alla discussione che si sarebbe dovuta tenere presso la sede comunale di via Principessa Margherita. Sei i punti all’ordine del giorno. Questioni di natura logistica, il nodo scabroso e difficile della Marina di Casamicciola, nonché il mancato pagamento degli stipendi, sarebbero invece le questioni non ufficiali legate alla decisione di non tenere il consiglio comunale nelle date previste. Sei i punti fissati in origine. Ai punti 1 e 2 la Marina di Casamicciola con il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e l’approvazione dello schema di transazione con la stessa Marina di Casamicciola in merito agli affidamenti dei servizi. Al punto 3 l’approvazione del regolamento comunale per l’applicazione delle sanzioni amministrative per violazioni a norme dei regolamenti comunali, alle ordinanze ed ad ogni atto emesso dagli organi comunali. Al punto 4 la parziale rettifica del regolamento deliberato dal Commissario Prefettizio sul rilascio copie e rimborso dovuto per le spese di riproduzione dei documenti, diritti di ricerca e misura e determinazione delle modalità. Al punto 5 la presa d’atto del regolamento CISI in merito alle acque reflue. Al 6 la nuova trattazione del regolamento di Polizia Municipale. La situazione casamicciolese sembra farsi sempre più difficile con la richiesta di riequilibrio finanziaria ferma ed in standby almeno per un mese, nonostante la visita romana del Sindaco Arnaldo Ferrandino. Una visita che nulla avrebbe prodotto, almeno stando alle indiscrezioni trapelate da palazzo, se non una formale consegna del piano e una puntualizzazione sul progetto di transazioni e saldo dei debiti e l’ulteriore consapevolezza che la mancanza di fondi non consentirà né il pagamento degli stipendi ai dipendenti delle partecipate né ai dipendenti comunali. Fatto, quest’ultimo, addirittura eccezionale rispetto al primo. Da lunedì è stata annunciato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori in questione, sin’ora erano in agitazione solo i dipendenti AMCa, in tanti alle prese con mutui da pagare e gravi problematiche di bilanci familiari. Una condizione di fatto difficilissima che ha ingenerato grandi tensioni e molti dissapori nella categoria, sopratutto negli operatori delle Marina di Casamicciola, consapevoli che la società va verso il licenziamento di molte unità, e che resterebbero solo il porto e l’eliporto nelle competenze della stessa, con tutti gli effetti conseguenti sull’ampio organico impiegato sin’ora. A rendere ancor più complicato il tutto, e forse a far propendere per il rinvio del consiglio, ci sono anche le richieste di pagamento AMCa, avanzate al municipio in relazione alle competenze dovute negli anni precedenti al trasferimento dell’incasso TIA alla società stessa. Insomma uno stato di disagio e forte preoccupazione per il futuro della comunità tutta inevitabilmente legata alla politica e alle sue scelte che sembra molto in là dal trovare una definizione e sopratutto una via d’uscita.

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