Sanità. I sindaci a Ferraro: il piano aziendale dell’ASL ci delude!
Giosi Ferrandino, Paolino Buono, Carmine Monti, Rosario Caruso, Francesco Del Deo e Arnaldo Ferrandino hanno inviato una dura nota indirizzata al Direttore Generale dell’ASL Napoli 2, Giuseppe Ferraro, per esprimere il loro disappunto circa il Nuovo Piano Aziendale Adottato dall’ASL per l’isola d’Ischia. Un piano ricco di “tagli orizzontali” che ci penalizzano in maniera serie che ci proiettano in un futuro senza servizi, o almeno, al minimo.
Ecco il testo sottoscritto dai sei sindaci
Desta particolare preoccupazione la eliminazione della Unità Operativa Complessa di Laboratorio che determinerà – di fatto – la impossibilità di ottenere la esecuzione ad Ischia degli esami clinici di II e III livello mentre tornerebbero ad essere eseguiti presso le strutture continentali anche gli esami – allo stato con grande impegno e sacrificio- svolti sull’isola. A ciò si aggiunga che la mancata previsione del Primario di Laboratorio contribuirà alla demotivazione degli operatori e l’assenza di coordinamento influirà sulla qualità delle prestazioni sanitarie, senza tralasciare di considerare la maggiore probabilità che risultino operate in un arco temporale breve-medio, riduzioni di personale e trasferimenti.
La eliminazione della UOC di Laboratorio rischia peraltro di avere come conseguenza la effettuazione di un minor numero di esami con minore qualità e in tempi più lunghi.
Anche la soppressione della Unità Operativa Complessa di Medicina rischia di produrre gravi disfunzioni al servizio sanitario sull’isola di Ischia. All’uopo occorre evidenziare la già grave situazione dei degenti del reparto che presenta allo stato significativi elementi di criticità a causa del ricorso sistematico al ricovero in barella e per la mancanza di stanze attrezzate risultando ora utilizzate quelle previste nel progetto della struttura ospedaliera come reparto di Ortopedia. L’assenza di una figura di coordinamento di dirigenti medici e infermieri influirà ulteriormente sulla demotivazione del personale assegnato e sulla efficacia della organizzazione del reparto con conseguente scadimento delle prestazioni sanitarie.
Gli scriventi devono inoltre segnalare i riflessi negativi conseguenti alla eliminazione delle UOS Territoriali di Assistenza sanitaria di base, Anziani, Cure domiciliari, Assistenza riabilitativa, Area materno-infantile nonché di Medicina Legale che pur continuando ad esistere come servizi, subiranno una drastica riduzione delle già insufficienti prestazioni.
Particolare preoccupazione desta poi – anche in considerazione della significativa presenza di turisti nel corso della stagione turistica- il futuro del servizio di Pronto Soccorso sull’isola; tale servizio non sarà coordinato dalla Direzione dell’Ospedale Anna Rizzoli ma afferirà direttamente al Dipartimento Integrato dell’Emergenza Aziendale.
La soluzione recepita nel Piano non appare rispondente ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza che presidiano nell’attuale contesto amministrativo il governo di strutture complesse.
È appena il caso di evidenziare che ad oggi il servizio di Pronto Soccorso non è ancora dotato di un sistema di accesso codice/colore che permette la classificazione in base alla gravità del caso come in altre realtà regionali.
In attesa di cortese riscontro e dichiarando fin d’ora la disponibilità delle amministrazioni rappresentate a fornire ogni eventuale richiesto contributo alla individuazione delle soluzioni più idonee a garantire più efficaci ed efficienti servizi sanitari, nell’interesse delle comunità locali, l’occasione è gradita per porgere cordialità.