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Sant’Angelo, il porto è di nessuno, o meglio, della Regione 

sant'angeloporto

Diciamocelo subito, la cena di stasera per festeggiare la bocciatura del Comune di Serrara non cambierà la sostanza delle cose. Una cena, quella prenotata dai privati del porto a Cavascura, che non farà altro che sancire un concetto molto chiaro: la sconfitta di diritto del paese, della cittadinanza e della collettività.

L’ordinanza del Consiglio di Stato di cui già ieri vi abbiamo annunciato, infatti, non fa altro che riportare le lancette dell’orologio e i fogli del calendario all’11 febbraio 2012, quando in Regione Campania si firmò la proroga fino al 31 dicembre del 2015 della concessione demaniale al Comune di Serrara Fontana per la gestione del porto turistico di Sant’Angelo. Una proroga che il TAR ha annullato e che il Consiglio di Stato, prima ha “accettato” fino al 28 agosto e poi non ne ha più sospeso l’efficacia.

Oggi, nonostante le penne compiacenti continuino a deformare la realtà dei fatti, ci troviamo davanti ad uno scenario triste. Il porto è di nessuno o di tutti, dipende. In altre parole, chi ha una barca può andare a Sant’Angelo, attraccare la propria imbarcazione, restarci tre giorni e poi andare via senza neanche salutare. Nessuno è autorizzato a gestire l’approdo. Nessuno può elargire servizi. E’ tutto nelle mani della Regione Campania. Ne Iesca, ne Cooperativa, ne Marina di Raggio Verde, ne Comune di Serrara, se l’avvocato Botta non affiderà la gestione di quei servizi nessuno potrà far niente! Che sia chiaro a tutti.

A questo punto, da cittadino, mi preme inviare due messaggi particolari, il primo al Sindaco Caruso e l’altro al Cap. Ambrosino.

Al Sindaco Rosario Caruso chiediamo di staccare ad horas tutti i servizi che elargisce il comune: acqua, luce e quant’altro. Non permettiamo a nessuno di usufruirne, non è giusto che noi paghiamo l’acqua e la luce. Con la pubblicazione della sentenza, infatti, nessuno sarà concessionario di niente. Che nessuno usi il porto.

Al Comandante Dario Ambrosino, della Capitaneria di Porto di Ischia, invece, l’invito a voler raddoppiare i controlli nel porto. Comandante, sa, prima dell’11 febbraio, nella vacatio di concessione in molti hanno lucrato e lavorato abusivamente nel porto offrendo servizi e quant’altro.

Oggi il quadro amministrativo è chiaro. Speriamo vivamente che nessuno continui a lucrare da un porto che non ha in concessione.

 

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