Senza il finanziamento di 120mila euro, l’AMP Regno di Nettuno non avrà la sua sede! 

Regno di Nettuno e Comune di Forio: chiesto un finanziamento di 120.000 mila euro per sistemare “locali conformi e idonei all’uso”

Il 26 ottobre la Giunta di Forio composta da Franco Regine, Gianni Mattera, Nino Savio, Michele Calise e Nicola Monti ha approvato la proposta di deliberazione del settore 5° dal titolo: “Concessione  in Comodato  d’uso gratuito, ed approvazione del relativo schema di contratto, dei locali ubicati al piano terreno dell’ala Sud del fabbricato, ex Palazzo Municipale, sito in Piazza Municipio n. 9 per destinarli a uffici AMP “Regno di Nettuno”.

Giampiero Laconica, responsabile da poco insediato, “vista la richiesta  del Vice Sindaco  Giovanni  Mattera,  prot. n. 20920 del 26/09/2012, con la quale si trasmetteva la richiesta dell’AMP suddetta e si chiedeva al responsabile del 5″ Settore” e di predisporre opportuno  atto deliberativo  per la concessione ventennale dei locali di cui sopra”, è impeccabile e, come mandato del sindaco procede “alla constatazione dei locali unitamente al rappresentante dell’AMP “Regno di Nettuno” e di redigere apposito verbale, con allegata planimetria, da sottoscrivere da entrambe le parti;”… e … “alla stipula del contratto di comodato d’uso gratuito allegato”.

Leggendo il comodato d’uso gratuito allegato alla delibera ci sorge qualche dubbio soprattutto perché non crediamo che in un momento di austerity invocato da tante parti si possano spendere 120mila euro per trasformare “l’ala negli uffici di presidenza e direzione, amministrazione e contatto con il pubblico” del Regno di Nettuno. Saremmo felici, invece, si vedere la giusta segnaletica del Regno di Nettuno. Saremmo felici che il Regno di Nettuno potesse investire fondi per la sua promozione. Saremmo felici di sapere che il Regno di Nettuno acquisti altri gommoni per il controllo delle nostre acque…

Sapere di spendere 120mila euro perché qualcuno si deve fare i nuovi uffici “di presidenza e direzione, amministrazione e contatto con il pubblico” non ci va, proprio non ci va!

Ma il comodato d’uso che hanno sottoscritto Lamonica e il presidente Lombardi nasconde altre cose carine.

“ll “comodatario”, ACCETTA, in comodato d’uso gratuito i locali di cui sopra nello stato in cui attualmente si trovano e così come constatazione del… … … …. sottoscritto dalle parti ed alleqato al presente atto sotto la lettera A).”

Ma leggiamo insieme il punto 2: “ll “Comodatario” dichiara di essere ben a conoscenza dello stato dei locali e di averli trovati conformi e idonei all’uso cui verranno destinati e s’impegna a riconsegnarli in buone condizioni di manutenzione. Per ogni peggioramento dello stato dei locali locati che si trovano nello stato di manutenzione indicato nel verbale del…. è responsabile il “Comodatario” e ciò in deroga all’art. 1807 C.C..”

Fateci capire se è giusto spendere 120mila euro per sistemare di locali “trovati conformi e idonei all’uso  cui verranno destinati”?

Interrogativi che più avanti trovano una giustificazione più che plausibile. Al punto 5, invece, i locali non sono più idonei. Ecco cosa si legge: “ART. 5 – Al fine di rendere i locali di cui al presente contratto idonei alla destinazione d’uso suindicata, il “Comodatario’, dovrà effettuare i lavori necessari per i quali s’impegna ad affrontare tutte le spese. Altresì, il “Comodatario”, dichiara di inoltrare agli enti preposti richiesta di finanziamento per il reperimento dei fondi necessari all’esecuzione dei lavori.”

Ma all’articolo 2 non abbiamo letto che i locali erano “conformi e idonei all’uso  cui verranno destinati”?

Ma le sorprese di questo “magico” comodato gratuito continuano sempre all’articolo 5 dove si legge “Pertanto la validità del presente contratto è subordinata all’approvazione ed all’ottenimento del finanziamento. L’esito neoativo del finanziamento comporterà la restituzione dei locali al “Comodante”.”

Abbiamo capito bene o il comodato d’uso se non arrivano i soldi del ministero svanisce nel nulla?

Gianni Mattera, vicesindaco di Forio scrive in un commento diretto al nostro articolo: “La sistemazione della sede dell’AMP nel territorio di Forio è, peraltro per l’Amministrazione un punto di orgoglio e vanto, essendo l’Area Marina Protetta una eccellenza a livello internazionale, che ci viene invidiata da molte amministrazioni che fanno pressioni sul Ministero dell’Ambiente per averne l’istituzione (ultime tra tutti quelle di Capri ed Anacapri).”

Un punto di orgoglio e di vanto che è subordinato al rilascio dei fondi del ministero?

Come dire, se non ci attrezziamo con uffici di presidenza, di direzione e di amministrazione per la modica cifra di 120 mila euro l’AMP non deve funzionare?

Siamo in cattiva fede se diciamo che il Comune di Forio ha trovato il modo di farsi finanziare la ristrutturazione dell’area sud dell’ex municipio con l’escamotage del Regno di Nettuno? Tra 20 anni, o forse anche prima, infatti, “le migliorie, riparazioni o modifiche eseguite dal “Comodatario” restano acquisite dal “Comodante” senza obbligo di compenso, anche se eseguite con il consenso del “Comodante” salvo sempre per il “Comodante” il diritto di pretendere dal “Comodatario” il ripristino dei locali nello stato in cui questi li ha ricevuti” di chi saranno?

Il comodato d’uso dura 20 anni è vero, però l’articolo 1 dell’atto cita: “Se però durante il termine convenuto il Comune avesse necessità per qualsivoqlia motivo di rientrare in possesso dei locali questi puo esiqenze la restituzione immediata”.

E di tutto questo sciupio di soldi nostri, ops pubblici (del Ministero) cosa ne pensa Arnaldo Ferrandino? Cosa ne pensa Giosi Ferrandino? Cosa ne pensa Carmine Monti? Cosa ne pensa Rosario Caruso? Cosa ne pensa Paolino Buono?

Nei loro comuni hanno uffici di “presidenza e direzione, amministrazione e contatto con il Pubblico” che valgono 120 mila euro?