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Serrara, “A parlar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.” 

Non sarebbe opportuno per un cronista scendere in polemica con il Sindaco del proprio paese, ma a volte è necessario, specie nel nostro caso dove vengo tacciato di essere un prestanome. Il recente intervento dell’Ing. Caruso, mi ha lasciato alquanto incredulo ed esterefatto, in considerazione che nel testo, al suo altisonante titolo: “Per confutare le falsità lette negli ultimi giorni” non si riscontrano queste presunte falsità, sia nelle tesi sostenute dallo scrivente che in quelle del gruppo consiliare di minoranza “Il Paese che vorrei con Tilde”. E’ pertanto opportuno precisare all’Ing. Caruso che lo scrivente, modesto narratore delle vicende locali ed in particolar modo di quelle serraresi, non è a lui che deve rendere conto delle sue fonti di informazione, sia che esse provengano dal’eroe dei due mondi o dall’ambiente postale. Quello che può contestarmi è solo la veridicità degli accadimenti che nel caso in specie trovano esatta conferma nel suo articolato intervento, che non è altro che un’arrampicata sugli specchi nel cercare giustificazioni alle sue scelte, che tanto stanno penalizzando la nostra comunità. Mi consenta Ing. Caruso, non le sembra fuori luogo pavoneggiarsi sulla stampa asserendo che i suoi pagamenti nei confronti de La Torre, sono in regola a differenza di altri? Questo chi glielo ha mai contestato. Lei ha fatto solo il suo dovere di cittadino. Pretendeva forse anche Lei un’ attestato di benemerenza, come a quel suo dipendente, che aveva restituito il portafoglio al legittimo proprietario? Non Le sembra altresì fuori luogo ed inopportuno, andare a scandagliare, i pagamenti effettuati a favore de La Torre, rilevando in tanti guai, solo il mancato pagamento di piccole bollette, di esiguo importo, da parte di qualche contribuente in difficoltà economica, (probabilmente anche del sottoscritto) che nulla mette e nulla toglie al bilancio ma che comunque bisogna pagare a differenza dei mancati incassi di migliaia e migliaia di euro, dei grossi imprenditori, che giocoforza, si riversano su tutta la cittadinanza? Mi sa tanto che sia una larvata minaccia per zittire il dissenso. Giulio Andreotti insegna: “A parlar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.”
Visto che ha così facile accesso a verificare i conti de La Torre, a differenza della minoranza a cui vengono preclusi, risponda al paese, agli interrogativi che il gruppo di minoranza, le ha chiesto da tempo ed ampiamente riportati dai mezzi di comuniczione:
1 – Perchè il bilancio della Società partecipata La Torre non è stato ancora pubblicato?
2 – Perchè si consente alla Torre di operare senza il Durc?
3 – Cosa aspetta a mettere la Società nelle condizioni di operare nel rispetto della legge?
4 – Perchè vengono iscritti in bilancio i debiti verso l’ erario e gli istituti previdenziali al netto delle somme per interessi e sanzioni? Si vogliono forse occultare le perdite.
5 – Perchè si approfitta dei cittadini costringendoli a pagare bollette prescritte, come tempo fa ebbe a denunciare Il Dispari?
6 – Si rende conto che il mondo è cambiato e che non giova ad alcuno continuare ad amministrare in queste condizioni. Di questo passo non si riuscirà nemmeno a pagare gli stipendi.

Per il momento fermiamoci qui. Non aggiriamo l’ostacolo con risposte evasive. La sua maggioranza le deve al paese, prima che sia troppo tardi e che è compito di questo modesto operatore della carta stampata rammentarglielo. La mia azione sulla stampa
locale è stata ed è esclusivamente di pungolo, con assoluto spirito di collaborazione alla ricerca di soluzioni. Non è costruttivo prendere di esempio chi sta peggio di noi, bisogna guardare quelle Amministrazioni con una predisposizione naturale a perseguire obiettivi virtuosi. Quelle che sprecano meno e contengono i costi, attente alla spesa e permettere di contenere gli aumenti delle aliquote I.M.U., (vedi Procida). Volente o nolente l’Amministrazione di Francesco Di Iorio “Garibaldi” ed il suo gruppo di riferimento che designò Cesare Mattera Sindaco si insediò nel lontano 2001con il proposito di portare a termine i lavori pubblici (del Q.C.S.), programmati, progettati e in parte avviati dall’Amministrazione di Luigi Iacono,non senza problemi ma che tali sono rimasti da circa 12 anni. Era un’Amministrazione con tutte le potenzialità per dare una sostanziale svolta al territorio proprio in considerazione del programma e delle relative progettazioni. Certamente se realizzate poneva Serrara Fontana meglio dell’attuale situazione e delle altre comunità isolane. Ora ci spieghi Lei, quale deve essere il ruolo della minoranza consiliare. Una minoranza a cui viene negato o dilazionato al massimo la visione degli atti. A cui viene negato la possibilità di confrontarsi in Consiglio Comunale con i responsabili finanziari e con l’amministratore de La Torre. Cosa deve fare, ce lo spieghi lei . Certamente non sarà mai disponibile a stare nell’angolo ed aspettare “che passi la nuttata”. Lei se è convinto che il suo operato sia nel giusto non ha niente da preoccuparsi della magistratura contabile, che può solo legittimare il suo comportamento ridicolizzando la minoranza. Ma quando ci si crede onnipotenti, quando si evita e si preclude ogni possibilità di confronto a chi pure ha una rappresentanza popolare, anche se minoritaria, preferendo additarla come buona sola a confezionare denunce, queste sono le conseguenze a cui va incontro e diventa pura illusione pensare di risolvere le tante problematiche che attanagliano la nostra Comunità. Un’ultima domanda Ing. Caruso. Risponda con sincerità. Secondo Lei stavamo peggio prima o stiamo peggio adesso dopo dodici ininterrotti anni della vostra Amministrazione? Io da tempo ho maturato la risposta a questa domanda e per questo che adesso glielo ho formulata. In attesa. Cordialmente.

Vicente Schiano alias Garibaldi l’ eroe dei due mondi

P. S.: Mi è giunta la notizia della messa in liquidazione della società partecipata denominata “La Torre”. Ennesimo atto che, a mio modesto ed umile giudizio, comprova il fallimento dell’Amministrazione di Cesare Mattera.

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