Serrara e la liquidazione de La Torre. La posizione della minoranza 

Ecco le motivazioni per cui la minoranza del Consiglio Comunale di Serrara Fontana ha rivolto l’interrogazione al Sindaco: le risposte da parte del revisore e da parte del segretario comunale non sono state soddisfacenti ed a loro dire nascondono le reali responsabilità. In punto di fatto La Torre chiuse il bilancio del  2010 in forte perdita con debiti considerevoli verso l’erario e gli istituti previdenziali. Il revisore contabile chiese ed ottenne una ricapitalizzazione per fronteggiare le ingenti perdite quindi impossibilità ad assumere impegni per operare. Il Consiglio Comunale, in data 22.12.2011, adottò il suggerimento con l’approvazione del deliberato conferendo quattro autoveicoli di proprietà comunale già in uso gratuito alla società La Torre. Poi votando l’immediata eseguibilità. Va ricordato che la minoranza puntò l’attenzione sul documento unico di regolarità contributiva che ogni azienda deve necessariamente avere. La legittima richiesta derivava dal fatto che i debiti verso gli istituti previdenziali erano di importo significativo. Questa è stata la reale causa della messa in liquidazione della società. Il nodo giuridico invalicabile consiste nel fatto che l’amministrazione conferisce beni con la delibera n. 38/2011 poi mette in liquidazione La Torre con il deliberato n. 18/2012 riprendendosi i beni per l’aumento del capitale. Epperò non si può non tener conto che per legge in un periodo di tempo ricollegabile alla messa in liquidazioni non possono effettuarsi alcun tipo di operazioni sul capitale sociale che deve solo essere salvaguardato a difesa dei creditori. Altrimenti può essere ravvisato la bancarotta fraudolenta in quanto sono stati sottratti beni al patrimonio di una società in liquidazione.  Una cosa è certa ed è che l’azione della minoranza ha l’intento di salvaguardare l’operato del Consiglio Comunale.