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Sindaci e Associazione Forense chiedono il mantenimento dell’U.N.E.P. ad Ischia 

tribunale

I sei Sindaci dell’isola d’Ischia e l’Associazione Forense dell’isola, con il Presidente Avv. Gianpaolo Buono e il Segretario Avv. Francesco Cellammare, hanno inviato al Ministero di Giustizia, e a tutti gli organi competenti, un’istanza di mantenimento dell’ U.N.E.P. (uffici notificazioni, esecuzioni e protesti) distaccato presso il palazzo di Giustizia di Ischia, ufficio che serve un bacino di utenza molto ampio e che è destinato alla chiusura se non saranno adottate disposizioni correttive.

Il testo.

“I sottoscritti Sindaci dei sei comuni del’isola d’Ischia ed i rappresentanti della Associazione forense locale, nel ribadire la assoluta contrarietà alla sciagurata soppressione della Sezione Distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli e con l’auspicio che il Governo ed il Parlamento, nei limiti delle rispettive prerogative, si rendano conto al più presto dell’importanza del mantenimento dei Presidi di Giustizia sulle isole minori, in particolare sull’isola d’Ischia (la più popolosa d’Italia, ove, non a caso, con legge speciale era stata istituita anche la Sezione Lavoro e Previdenza), provvedendo all’urgente adozione di un decreto correttivo o di una Legge ad hoc per la reistituzione dell’ufficio giudiziario, non possono non manifestare la preoccupazione per la insostenibile situazione che si sta venendo a creare in merito alla amministrazione della Giustizia sul territorio isolano, determinata dalla soppressione della Sezione distaccata e culminata nella eliminazione dell’UNEP, con conseguente trasferimento presso la sede centrale degli ufficiali giudiziari, a partire dal 13 settembre p.v..

Ribadiscono, dopo averlo rilevato anche in altre sedi, che la Sezione Distaccata di Ischia serve un corposo bacino d’utenza (circa 70.000 abitanti stabili, cui devono aggiungersi gli oltre 3 milioni di turisti durante l’anno), ma, soprattutto, che il Presidio di legalità territoriale ischitano non comporta oneri economici per lo Stato, poiché ubicato in edificio di proprietà comunale in comodato gratuito, mentre la soppressione della Sezione, addirittura in violazione della clausola di invarianza di cui all’art. 10 dello stesso D.Lgs. 155\12, determinerà “maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, ma anche un notevole costo ed imponenti disagi a carico dell’intera utenza isolana per la trasferta in terraferma, con il prevedibile innalzamento del fattore di rischio per la pubblica incolumità dipeso dal sovraffollamento dei porti di Ischia e Napoli e dell’insufficiente numero dei navigli disponibili, già allo stato del tutto inadeguato nel corso della stagione turistica (da Pasqua a novembre) a far fronte alla richiesta di trasporto marittimo dei flussi turistici e pendolari.

Le 18 miglia marine che separano l’isola d’Ischia dalla città di Napoli costituiranno, indubbiamente, un ostacolo insormontabile alla erogazione del servizio pubblico essenziale della Giustizia ai cittadini Ischitani, tenuto conto anche dell’inefficienza del servizio di trasporto marittimo, delle frequenti mareggiate e delle conseguenti interruzioni dei collegamenti con la terraferma, che dal 13 settembre 2013 paralizzeranno anche la Giustizia.

In tale contesto, la prossima chiusura dell’UNEP di Ischia rappresenta un ulteriore, se non definitivo, “colpo di grazia” per la legalità sulla isola d’Ischia.

Da settembre non saranno notificati moltissimi atti giudiziari ai residenti dell’isola (com’è noto, le notifiche postali il più delle volte non vanno a buon fine), né ad azionare i provvedimenti giudiziari, ed in breve tempo l’isola diverrà una giungla di illegalità.

Con decreto dell’8 agosto 2013, il Ministro della Giustizia ha autorizzato l’utilizzo, per la durata di un anno, dell’edificio della Sezione distaccata di Ischia, sebbene soppressa ai sensi dell’art. 1, comma 1, del D.lgs n. 155/2012, per “la trattazione ad esaurimento dei giudizi civili e penali pendenti alla data di efficacia delle disposizioni di cui all’art. 11, comma 2, del D.lgs n. 155 del 7.9.2012”.

La permanenza dell’UNEP di Ischia, anche in conseguenza della adozione di tale decreto, è indispensabile a garantire non solo la gestione dell’arretrato della neoistituita Sezione Stralcio, ma anche e soprattutto il corretto svolgimento dell’attività giudiziaria e delle esecuzioni per i giudizi sopravvenienti relativi a cittadini residenti sull’isola nonché per i numerosissimi giudizi e provvedimenti del sopravvissuto Ufficio del Giudice di Pace di Ischia.

tanto premesso e ritenuto

i sottoscritti, nell’invitare nuovamente il Governo ed il Parlamento, ciascuno per quanto di competenza, ad adottare urgentemente disposizioni correttive del D.Lgs. 155\12, garantendo la istituzione del presidio giudiziario sull’isola d’Ischia,

chiedono

alle SS.LL. Ill.me di disporre il mantenimento dell’UNEP di Ischia, almeno per la durata di un anno, e cioè per il periodo di sopravvivenza della Sezione Stralcio istituita con il menzionato decreto ministeriale, per garantire la continuazione delle indispensabili attività connesse alle notifiche ed esecuzioni.”

 

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