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Sindaco Del Deo, “guardt a’castagn”! 

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Dreyfus | Alea iacta est! Senza troppe sorprese (e nemmeno altrettanti entusiasmi) Francesco Del Deo raccoglie lo sgarrupato testimone di Franco Regine e diventa il primo Sindaco di Forio dell’era a doppio turno. Neppure il dato schiacciante del 14 contro 2 lascia senza fiato, perché la mancata esclusione della pur inconsistente compagine diFranco “Regine” Castagliuolo non avrebbe cambiato granché le carte in tavola, se non per l’ampio ridimensionamento delle ambizioni di molti “film luce” proiettati in campagna elettorale tra le fila del vincitore e del suo (s)quadro(ne) di lontananza.

Fa notizia, invece, l’ingresso in consiglio comunale di Vito Iacono e dell’inossidabile Domenico Savio, anche se riteniamo che entrambi, proprio come quelli dei “film luce” della Del Deo Production, dovrebbero trascorrere almeno i prossimo dieci giorni ad accendere ceri e recare capponi e bottiglie di vino a chi ha consentito loro, pur restando ben lontani dai 1000 voti di lista, di fare ingresso in consiglio comunale e non certo per meriti elettorali. Con la loro sola (in)capacità di intercettare voti, infatti, sia il figlio del “Cardinale”, sia il Presidente del PCIML, avrebbero continuato ad esprimere le loro opinioni ben lungi dal civico consesso. A buon intenditor, poche parole, sbronze ed indigestioni di carne bianca: vero, Zanna Bianca?
Cosa augurare a Francesco Del Deo? Di avere in comune con il suo predecessore soltanto il nome (peraltro, non essendo troppo esperti di santi, non sappiamo se entrambi festeggiano quello di Paola, di Assisi o di Sales) ma nulla più. Prendere le distanze dalla totale assenza di politica degna di essere definita tale, cui abbiamo assistito negli ultimi dieci anni, è un atto dovuto! E ancora: di dimostrare che il nuovo non è un problema anagrafico o di precedenti esperienze politiche; che i problemi veri e non le parvenze possono essere ancora al primo posto; che le gare assegnate incautamente possono sempre essere annullate in autotutela; che gli elementi di un programma elettorale non sono chiacchiere al vento ma fatti realmente e concretamente rispettabili; che la monnezza a Zaro autorizzata scelleratamente dai premiati-amici del palazzo è uno schiaffo al Paese che va cancellato e vendicato. Ma soprattutto, che Forio può e deve farcela ad uscire dallo sfacelo e dal sottosviluppo derivante, chi più chi meno, da chi l’ha amministrata finora negli ultimi trent’anni, Del Deo e sodali compresi. Come dire, errare è umano, ma perseverare sarebbe diabolico!
Noi saremo qui, caro Sindaco Del Deo, senza necessità di prebenda alcuna, stanne certo, ma sempre vigili verso le stranezze, le ingiustizie di palazzo e contro -per partito preso ma anche per un briciolo di comprensibile e giustificata diffidenza, oltre che per linea editoriale- chi è portato per inguaribile poltronite a “storzellarsi” strada facendo, una volta vinte le elezioni.
Il nostro “in bocca al lupo” è d’obbligo, Sindaco Del Deo. Ma “guardt a’castagn“: IL DISPARI non fa sconti a nessuno, nemmeno a Te!

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