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Snav offerta shock per Caremar: 12milioni di euro e un accordo trasversale per Laziomar 

nave veloce caremar

All’armatore ginevrino Gianluigi Aponte, va a tutti gli effetti la proprietà della compagnia di navigazione e degli asset collegati. Aponte subentrerà come affidatario dei servizi di trasporto nel Golfo. La convenzione pubblica con il ministero dei Trasporti del valore 19 milioni di euro annui, durerà per altri nove anni assorbendo i tre già trascorsi sul totale di 12 previsti

Ischia Con i suoi 12milioni di euro Snav ha fatto il vuoto rispetto ai concorrenti, le pur quotate Alilauro Gruson e TTTLines, le cui offerte si aggiravano intorno alla quota fissata a base dell’asta. Infatti si parla di offerta al rialzo sul valore della società, fissato a 6 milioni di euro, e offerta al ribasso sui contributi statali di oltre 19 milioni di euro annui. Sulla gestione delle linee le previsioni dei tre concorrenti si discostavano solo di pochi punti percentuali, si parla di punteggi che viaggiano tra i 6,8-7,5. L’esame delle offerte e la formazione della graduatoria dei concorrenti sono stati effettuati da una commissione di gara di tre componenti e un segretario verbalizzante. La Base d’incanto da cui si è partiti è stata quella di 19milioni di euro, fissata dalla Regione Campania sulla scorta della convenzione pubblica con il ministero dei Trasporti e verosimilmente comprendenti le somme a pagare dovute dalla Regione alla Caremar stessa per i debiti di servizio contratti, per il valore del naviglio e i costi generici della società che fu statale. Riferendosi a tali considerazioni è lecito ritenere che la Regione con l’affidamento SNAV, risparmiera sui 7milioni di euro. Il bando come è noto ha previsto due gradini, prima la manifestazione di interesse e ora l’offerta vera e propria da selezionare al ribasso su una base d’asta parametrata al prezzo di mercato della compagna di navigazione. Unico neo il credito della compagnia, circa 8,4 milioni non più esigibile per intero da Tirrenia e attualmente iscritto a bilancio per la metà della somma,4,4 milioni, dopo un riassorbimento per tranche successiva di una posta creditoria che nel 2009 ammontava a 16,8 milioni. Andando a guardare ai bilanci Caremar la compagnia di navigazione ha fatturato 56 milioni di euro nel 2010 di ricavi registrando costi per 59 milioni. All’acquirente della Caremar, l’armatore ginevrino Gianluigi Aponte, va a tutti gli effetti la proprietà della compagnia di navigazione e degli asset collegati e subentrerà, come affidatario, dei servizi di trasporto nel Golfo. La convenzione pubblica con il ministero dei Trasporti, come anziscritto, del valore 19 milioni di euro annui, durerà per altri nove anni assorbendo i tre già trascorsi sul totale di 12 previsti dalla legge sulle privatizzazioni del 2009. Si conclude così il lungo iter per la gara europea avviato dalla precedente amministrazione di Palazzo Santa Lucia e condotto in porto dall’attuale assessore regionale Sergio Vetrella. La flotta della Compagnia di navigazione, appena ceduta ed impegnata esclusivamente nelle tratte da e per le isole del golfo, senza contare quanto già ceduto alla Laziomar è costituita da nove unità di navigazione di cui quattro motonavi-traghetti, 2 motonavi veloci, impegnate sulle tratte per Ischia e Procida, un catamarano veloce e altre due unità smart di ultima generazione. Sono invece 198 le unità di personale marittimo ai quali vanno aggiunti 15 amministrativi.Resta ora da sciogliere il nodo Laziomar, per il quale già si parla di un accordo tutto napoletano tra Aponte e la sua SNAV e D’Abundo. Infatti l’istruttoria della gara europea resa complessa dalla stretta correlazione con i tempi della privatizzazione della compagna madre Tirrenia, dalla necessità di cedere il ramo pontino, da due anni in carico a Laziomar e anche dalla accurata verifica di debiti e crediti da porre nel piatto delle imprese interessate all’acquisto.

ANCHE MOIZO CONFERMA LE INDISCREZIONI DI TGISCHIA

La Caremar secondo Andrea Moizo sarebbe stata venduta a Rifim-Snav. Secondo indiscrezioni raccolte da Moizio e vicine alle procedura di privatizzazione, la gara per la cessione da parte della Regione Campania di Caremar,ex Tirrenia, sarebbe stata vinta dalla cordata formata da Snav e Rifim. La prima è una compagnia facente capo al gruppo MSC di Gianluigi Aponte, mentre la seconda è controllata dalle famiglie di armatori partenopei Rizzo e D’Abundo.
La gara era costituita da un doppio oggetto: offerta al rialzo sul valore della società, fissato a 6 milioni di euro, e offerta al ribasso sui contributi statali (19,7 milioni di euro l’anno) previsti per gli obblighi di servizio pubblico a cui Caremar sarà tenuta. L’accoppiata vincitrice ha offerto 6 milioni per la compagnia, portando a 10,7 milioni di euro annui le sovvenzioni, mentre le altre due cordate in gara, quella composta dalla TTT Lines della famiglia Tomasos, e quella formata da Alilauro-Gruson, guidata da Salvatore Lauro, avevano offerto rispettivamente per società e contributi 6,1 e 14,9 e 6,6 e 13,3 milioni di euro.

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