Sofia, than more an Angel! 

Lunedì mattina alle 11.00, al Belvedere di Zaro, faremo volare tanti palloncini rosa

Ciao ragazzetta,
ho pregato tanto che Gesù potesse ripetere quella frase potente che svegliò la figlia di Iairo, “Talita Cum: Alzati Ragazzetta!”, ma era buono per tutti noi che tu andassi via. Qui giù, dove le cose non si capiscono, abbiamo pensato che avevi tutta la vita avanti e che, forse, dovevi ancora iniziare a vivere e, invece, a nostra insaputa eri pronta per l’amore.

Eri pronta per ricevere il più dolce abbraccio. Eri pronta ad ascoltare la voce più dolce. Eri pronta, a poco più di 3 anni, a specchiarti nel “Suo” volto. E noi, qui giù, dove impegniamo il tempo a lottare inutilmente contro le nostre passioni e a capire di dover arrenderci al “Suo” amore, piangiamo, lottiamo, preghiamo e sentiamo la tua mancanza. Sei stata fugace. Solo ora sono riuscito a riconoscere il flash del tuo sorriso.

Tanti anni fa, il mio e tuo amico Gesù disse qualcosa di molto importante: «Lasciate i bambini, non impedite che vengano da me, perché il regno dei cieli è per chi assomiglia a loro». Ma questo pensiero è per quanti, oggi, sono tristi davanti al tuo manifesto e, lo so, ora si arrabbieranno anche con me perché lo sto scrivendo. Ma io so che tu, oggi, vali più di un Angelo.

Sì, piccola Sofia Sirabella, tu vali più di un angelo!

Vali più di un angelo perché Gesù ha detto a te e a nessun Angelo di “andare da Lui”. Ti ha rivolto la parola, la Sua parola, ha “meditato per te pensieri di pace… per darti un avvenire e una speranza” e a noi, che restiamo qui giù, invece, ci ha detto così: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi.” E poi ha aggiunto “Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti”, per poi concludere con “E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”.

Sai “Ragazzetta”, oggi ci stai dando un’occasione importante, ci stai permettendo di riflettere che senza Gesù nella nostra vita vaghiamo a vuoto. Una “Ragazzetta” di 3 anni che ci permette di riflettere che noi, qui giù, valiamo più degli angeli.

Un giorno, infatti, Pietro, disse che ci sono “cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi”. Sai di cosa parlava? Parlava della possibilità che hanno gli uomini –a differenza degli Angeli – che come te, sono pronti per l’amore: di vedere tutto quello che fa Gesù per loro.

A presto e per l’eternità.